MUSICA/ Giangilberto Monti in concerto allo Zelig in un omaggio al teatro-cabaret milanese

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In attesa del suo nuovo spettacolo teatrale, che andrà in scena a fine febbraio 2024 al Teatro Gerolamo di Milano, lo chansonnier Giangilberto Monti venerdì 10 novembre alle 21 sarà in ‘Concerto alla milanese’ sullo storico palco dello Zelig di Milano (biglietti in vendita su Ticketone). In programma una selezione di sue canzoni, insieme a brani che omaggiano il teatro-cabaret in salsa milanese, da Dario Fo a Enzo Jannacci e Nanni Svampa, ripercorrendo gli esordi di fine anni ’70 fino alle variegate frequentazioni artistiche di oggi, tra discografia, editoria e radiofonia. Sul palco con Monti, il pianista Fabrizio Bernasconi, il contrabbassista Marco Mistrangelo e il batterista Alessio Pacifico, un trio che lo ha seguito nei suoi ultimi lavori discografici, l’ultimo dei quali è ‘Françalien’, al quale si affianca come ospite Marco Brioschi alla tromba.

“Torno allo Zelig perché è qui che mi sono presentato come cantautore nel dicembre del 1986, conoscendo un mondo artistico che mi ha dato molto –commenta Monti– inoltre rimango legato alla mia città. Milano col cuore in mano, tra boschi verticali e costosissimi monolocali. Milano delle latterie e dei navigli coperti dall’asfalto. Milano delle periferie che sembrano paesi, dei dormitori che sembrano città, del pane quotidiano e della speranza. Milano amata, odiata, cantata, sbeffeggiata e per tutto questo mai dimenticata”.

Monti torna allo Zelig da interprete e cantautore, dopo aver frequentato a lungo il mondo del cabaret, dopo aver raccontato la comicità musicale in dischi, libri e spettacoli, come la pièce ‘Comicanti’ con Stefano Nosei e Flavio Oreglio o i duetti registrati nel disco omonimo (Carosello Records, 2009) con i migliori artisti di quel mondo, da Nanni Svampa e Roberto Brivio, a Giobbe Covatta, Raul Cremona o Elio & Le Storie Tese. Giangilberto Monti, allievo di Dario Fo e dello storico regista televisivo Vito Molinari, è uno chansonnier, attore, scrittore e compositore, ma è stato anche autore di teatro, produttore discografico, studioso della canzone francese ed esperto della comicità musicale italiana, oltre che della storia del cabaret.

Ha pubblicato saggi e dizionari per Garzanti, scritto per comici e cabarettisti, ideato spettacoli di teatro-canzone e curato rassegne sul cantautorato italiano, pubblicando una ventina di album come autore e interprete, di cui gli ultimi sono ‘Le Canzoni del signor Dario Fo’ (Fort Alamo/Warner, 2018), ‘Maledetti Francesi’ (Freecom, 2019), il live ‘Tempi strani’ (Fort Alamo/Sony, 2021) e ‘Françalien’ (Freecom/Believe, 2022). Ha collaborato con la Radio Svizzera Italiana (RSI), ideando radiodrammi musicali come ‘La Belle Époque della banda Bonnot’ (Prix Suisse 2004) e programmi sulla storia dello spettacolo. Da esperto della chanson française ha pubblicato divertenti saggi storici, ha riassunto il suo mondo discografico in ‘Romanzo musicale di fine millennio’ (Miraggi, 2016) e raccontato le canzoni di Fo in ‘E sempre allegri bisogna stare’ (Giunti, 2017), da cui trasse uno spettacolo di narrazione musicale con la jazz band di Paolo Tomelleri.

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