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Di scena venerdì 24 maggio alle 21,30 in ScigheraWheel’, una performance sonora che porta sul palco la dimensione più personale e intima di Carlo Garof. Un lavoro artigianale rappresentativo dello spirito dell’artista che nel tempo ha maturato l’esigenza di esprimersi in solo, prendendo come riferimento la Ruota di Medicina della tradizione Sioux Lakota. E’ infatti grazie all’incontro con la cultura di questo popolo Nativo Americano che ‘Wheel’ diventa processo fondamentale di trasformazione nel percorso del musicista.

Da una parte la sperimentazione percussiva per mezzo di strumenti inusuali e sculture sonore, dall’altra il movimento, l’improvvisazione e l’arte della manipolazione dei materiali che convogliano in un gesto del suono che diviene atletico, creano un percorso tracciato seguendo i punti cardinali, distaccandosi così dalla convenzionalità del classico solo di batteria e percussioni.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Carlo Garof è un musicista del nuovo millennio che spazia dall’avant rock ai territori dell’improvvisazione totale, dall’avant-garde jazz alla musica contemporanea eurocolta. Suona la batteria (spesso “preparata”) e le percussioni utilizzando materiali di riciclo per realizzare sonorità insolite. Nato a Milano nel 1975, a quattro anni riceve i primi rudimenti di musica e di canto nel coro e affascinato dall’oggettistica casalinga, vista in una prospettiva sonora, si avvicina naturalmente al mondo della percussione: da adolescente inizia a suonare la batteria nelle band giovanili di rock, crossover, punk, metal e funk. Successivamente rimane folgorato dal jazz grazie all’ascolto di “A Love Supreme” di John Coltrane e questo interesse lo porta a diplomarsi all’Accademia Internazionale della Musica Jazz di Milano.

Completa la sua formazione con lo studio approfondito della musica africana in paesi quali il Mali, il Senegal ed il Burkina Faso. Consegue in seguito il diploma in musicoterapia a Milano.
Questa pluralità di conoscenze fanno di lui un musicista versatile con già alle spalle un’intensa attività concertistica: suona in festival nazionali ed internazionali, in prestigiosi teatri e jazz club. Ha collaborato alla realizzazione di reading, film, installazioni, spettacoli teatrali in Italia e in Africa Occidentale (Mali) e ha suonato per mostre (vernissage, finissage) presso diverse gallerie d’arte tra cui la Triennale di Milano (Jean-Michel Basquiat) e il PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (Chen Zhen). Ha pubblicato lavori discografici con numerose etichette italiane ed estere.