Tosca, Vittoria Puccini, Paolo Calabresi, Anna Foglietta, Claudia Gerini, Fabrizio Gifuni, Alberto “Bebo” Guidetti (Lo Stato Sociale), Brunori SAS, Eugenio Cesaro (Eugenio in Via Di Gioia), Fedez con un contributo video e molti altri si alterneranno venerdì 9 e sabato 10 giugno sul palco degli Stati Generali dello Spettacolo, in programma a Roma all’Officina Pasolini, Laboratorio di Alta Formazione artistica e hub culturale della Regione Lazio. Ad annunciarlo sono le associazioni La Musica Che Gira e Left Wing, animatrici nel campo culturale e musicale di numerose battaglie per la difesa dei diritti di chi lavora nel mondo dello spettacolo. “Alle criticità di sistema che caratterizzano la filiera produttiva dello spettacolo, si sono aggiunte le conseguenze della crisi pandemica e quelle generate dalla congiuntura internazionale, dalla crescita dell’inflazione e dalle difficoltà economiche che coinvolgono le persone e le famiglie. Gli Stati Generali nascono per riavviare il confronto e riprendere a discutere sulla visione delle politiche pubbliche di insieme e di sistema”, spiega Maurizio Roi, presidente di Left Wing. L’evento, che si terrà in collaborazione con Unita, Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini e Scena Unita, coinvolgerà lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, associazioni, realtà e imprese del mondo della cultura con “l’obiettivo di costruire una visione sistemica e complessiva di una filiera rilevante e sottostimata del settore Cultura per continuare a sollecitare una riforma sempre più urgente sui temi come il lavoro nello spettacolo, gli spazi della produzione e della diffusione della creatività, le politiche territoriali per la vita culturale delle comunità, le innovazioni necessarie, le norme per il sostegno pubblico diretto e indiretto dello spettacolo, la formazione e la sicurezza nel settore, le imprese culturali e creative”, conclude Annarita Masullo, presidente de La Musica Che Gira.
La due giorni sarà aperta dalla presentazione del volume ‘Scena Unita. La storia e i risultati di un innovativo progetto di solidarietà creato per il settore della musica e dello spettacolo dal vivo’ realizzato in collaborazione con Vita Società Editoriale. Scena Unita – Fondo per i lavoratori e le lavoratrici della musica e dello spettacolo è stata l’iniziativa di solidarietà collaborativa promossa durante la pandemia dalle artiste e dagli artisti del mondo dello spettacolo per portare un aiuto concreto alle lavoratrici e ai lavoratori e alle realtà della musica e dello spettacolo dal vivo messi in drammatica difficoltà dal blocco delle attività imposto durante i mesi del lockdown. Il fondo, gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub, ha raccolto complessivamente contributi per 4.780.000 euro, coinvolgendo 154 artiste a artisti e più di 100 realtà aziendali, oltre ad altri donor privati, e attraverso 3 bandi e un progetto di formazione, ha portato un contributo concreto a 1.601 lavoratori e lavoratrici, a 251 imprese individuali e un sostegno a 104 progetti realizzati e rendicontati.
Il pomeriggio del 9 giugno e la mattinata del 10 saranno dedicati ai workshop che convergeranno nella conclusiva sessione plenaria che ha lo scopo di restituire bisogni, necessità e visioni per il futuro di un settore che ancora non ha visto la sua rilevanza produttiva, sociale e culturale davvero riconosciuta. Questo lavoro di sintesi a cui parteciperanno tra gli altri Vittoria Puccini, Paolo Calabresi, Anna Foglietta, Claudia Gerini e Fabrizio Gifuni, sarà un punto di partenza per riprendere le interlocuzioni con il Governo e con chi può farsi carico di lavorare a livello istituzionale per dare inizio definitivamente a quel percorso di riforma che il settore dello spettacolo non può più attendere.
“Dopo aver attraversato il periodo peggiore nella storia recente dello spettacolo, è necessario – commenta Vittoria Puccini, presidente di Unita – che tutti i soggetti, istituzioni, produttori e artisti, convergano sui temi dei diritti dei lavoratori e dello sviluppo industriale per riportare in alto questo grande e importante settore del nostro Paese. Gli Stati Generali possono rappresentare un momento significativo di questo fondamentale percorso”. “La pandemia da Covid-19 è stata una vera tragedia, si è abbattuta su tutti noi all’improvviso mettendo in ginocchio interi settori, e soprattutto il mondo della musica dal vivo, concerti e spettacoli. Senza musica per oltre due anni, vuol dire senza lavoro per quelle centinaia di migliaia di lavoratori che si muovono davanti e dietro le quinte, i cosiddetti “invisibili” che sono indispensabili per la riuscita di uno spettacolo” ha aggiunto Vasco Rossi. L’augurio di Fedez è invece che “questo modello speriamo rimanga non solo per risolvere nuove crisi emergenziali, ma come strumento costante per indagare e conoscere il settore, per migliorare i metodi con cui le istituzioni ascoltano i professionisti e le professioniste di questo bellissimo settore e li aiutino a far crescere, come già avviene in altri paesi, lo spettacolo dal vivo in Italia. Speriamo che non sia solo la cultura del passato ad essere tutelata ma soprattutto quella del futuro”. “Per noi artisti è un po’ più facile far sentire la nostra voce, avere una cassa di risonanza e portare certi temi all’attenzione dell’opinione pubblica, grazie al lavoro che facciamo. Penso che la nostra sia una grande fortuna ma anche una grande responsabilità” ha sottolineato Emma: “per questo è stato doveroso usare questa voce e la nostra immagine come amplificatori di un messaggio così importante che altrimenti, probabilmente, avrebbe fatto più fatica ad arrivare a destinazione e a concretizzarsi”.
Tosca, infine di è detta “onorata di ospitare a Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini gli Stati Generali dello Spettacolo, per cui siamo felici anche di collaborare all’organizzazione. Ringrazio soprattutto La Musica che Gira, Left Wing, Unita e Scena Unita per aver sostenuto e individuato, sotto pandemia, quali erano i nostri punti deboli e aver trovato finalmente delle soluzioni. Ed è significativo che questo articolato momento di confronto – che, ne sono certa, sarà portatore di una visione delle politiche pubbliche su questo settore fondamentale dal punto di vista culturale, sociale ed economico – si tenga proprio qui, a Officina Pasolini: un luogo che, grazie alla Regione Lazio e ai finanziamenti europei, forma talenti artistici e offre, come hub culturale, spettacoli, concerti, incontri e proiezioni di film aperti gratuitamente al pubblico. Non mancate a questo appuntamento così importante per i diritti di tutti gli artisti. Il 9 e 10 giugno a Roma sarà un momento di confronto e di scambio per decidere insieme il nostro futuro“.