E’ morto Alberto Radius, l’ex Formula 3 aveva 80 anni

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Si è spento oggi, dopo una lunga malattia, Alberto Radius. Ne ha dato notizia la moglie Cristiana e il figlio Andrea: “Ci lascia un grande vuoto, ma tutti noi porteremo per sempre la sua musica nel cuore”, dichiarano. I funerali si terranno sabato 18 febbraio alle 11 presso la Chiesa Parrocchiale di San Colombano al Lambro, P.zza Beato Don Carlo Gnocchi. Con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi fonda il complesso Formula 3 per l’etichetta Numero Uno di Lucio Battisti.

Figlio di Carlo Radius inizia la carriera verso la fine degli anni cinquanta con i White Booster, una band che si esibiva nelle sale da ballo. In seguito fa parte per due anni dell’orchestra di Mario Perrone. Dopo il servizio militare inizia a esibirsi nei club di varie città italiane insieme ai due fratelli Gigi e Franco Campanino, con i Campanino, complesso che apre nel 1965 alcune serate dell’Equipe 84. Si trasferisce quindi a Milano, dove suona con gli inglesi Simon & Pennies per passare poco dopo con Quelli (la band che successivamente diverrà la PFM Premiata Forneria Marconi), dove è stato chiamato per sostituire Franco Mussida impegnato a svolgere il servizio di leva. Con questo complesso Radius incide le prime canzoni e sviluppa un suo personale modo di suonare la chitarra.

Con il rientro di Mussida, Radius lascia la formazione e, su suggerimento dell’impresario Franco Mamone, insieme con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi fonda il complesso Formula 3 (‘Questo folle sentimento’ e ‘Eppur mi son scordato di te’ i due successi dell’epoca). Il primo album ‘Dies irae’ è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell’album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con la band, Radius due anni dopo incide il primo album da solista, ‘Radius’, alla registrazione del quale contribuiscono alcuni celebri strumentisti della musica rock italiana degli anni settanta tra cui Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas (che poco dopo daranno vita agli Area), Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza della Premiata Forneria Marconi, Gianni Dall’Aglio e Vince Tempera.

Nel 1974, dopo lo scioglimento dei Formula 3, Radius, insieme a Mario Lavezzi (ex Camaleonti e Flora Fauna & Cemento), Vince Tempera, Gianni Dall’Aglio (ex Ribelli), Bob Callero e all’altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi, fonda una nuova band, Il Volo, che incide due album. Dopo lo scioglimento nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, ‘Che cosa sei’, che segna una svolta musicale nella sua carriera. L’anno successivo esce il suo album di maggior successo, ‘Carta straccia’, grazie soprattutto a ‘Nel ghetto’. In contemporanea comincia un’intensa carriera di session man che lo vede al fianco dei maggiori cantanti italiani, tra cui Lucio Battisti, Mino Di Martino, Marcella Bella, Goran Kuzminac, Pierangelo Bertoli, Cristiano Malgioglio, Franco Battiato e dei vari artisti con cui ha lavorato il cantautore siciliano in quel periodo: Alice, Milva, Sibilla, Giusto Pio e Giuni Russo, di cui a volte è stato anche produttore.

Nel 1978 apre lo Studio Radius, in cui inciderà i suoi album successivi. La sua carriera di session man resta nella storia: dall’introduzione di ‘Nel sole’ di Al Bano alla chitarra elettrica de ‘Il tempo di morire’ di Battisti, al lirismo psichedelico dello special di ‘Mi ritorni in mente’; suo il sound moderno e new wave de ‘L’era del cinghiale bianco’, ‘Patriots’ e ‘La voce del padrone’ di Franco Battiato (il passo veloce di ‘Cuccurucucu’, la sospensione della ritmica nel ritornello de ‘Il vento caldo dell’estate’). Poi Marcella Bella, Alice, Milva, Patty Pravo, Alberto Camerini, Giuni Russo. Una volta suona anche con Stevie Wonder.

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