‘Volevo fare un disco’, l’album d’esordio del cantautore romano Galil30
‘Volevo fare un disco’ è l’album d’esordio del cantautore romano Galil3o (Francesco Galioto) un lavoro indie-pop, composto da 8 brani. ‘Volevo fare un disco’ è un quadro espressionista: i sentimenti di Galil3o si posano sulla realtà, senza mediazioni, colorando i dettagli di un’esistenza. Fedele alla sua natura malinconica, l’artista attraversa luci e ombre, tra considerazioni agrodolci e sogni che, nonostante tutto, non smettono mai di brillare. Per restituire la sua interiorità, ha scelto una vena cantautorale pop, leggera e ricercata al tempo stesso. Sullo sfondo, presente ma silenziosa, Roma.
“Quando da piccolo mi chiedevano cosa volessi fare da grande, io rispondevo: ‘Vorrei fare un disco!’. E oggi, che ancora non so cosa voglia dire in fondo ‘esser grandi’, ho coronato questo mio piccolo grande sogno”. Racconta Galil30. “Ho pensato molto a come chiamare il nuovo lavoro, a come poter racchiudere in modo sensato la mia musica, le mie parole, il mio mondo, e mi son detto che ‘volevo fare un disco’ sarebbe stato perfetto. Calza a pennello.
Quattro semplici parole che descrivono il percorso fatto per arrivare fin qui… otto canzoni che parlano della mia vita, un po’ come se fosse un’autobiografia”.
Quattro semplici parole che descrivono il percorso fatto per arrivare fin qui… otto canzoni che parlano della mia vita, un po’ come se fosse un’autobiografia”.
“Non è stato facile, si percepisce -osserva l’artista- ma questo disco racconta i miei sogni, le mie abitudini, il mio quartiere e la mia città. I miei momenti di solitudine, i miei dolori e le mie più grandi incazzature, i miei amori, le mie amicizie, le mie serate e i miei viaggi. I miei concerti, le mie note, i miei sorrisi. Ho cercato di metterci tutto me stesso -aggiunge- perché penso che solo così chi lo ascolterà mi potrà conoscere e, se lo ascolterà con attenzione, riconoscersi. Sembra banale, ma nella semplicità si celano le musiche più difficili da ascoltare, le parole più vere da comprendere. Nella frenesia di oggi, ci vuole ancora un cuore grande, ma anche un culo grande, che aiuti… Sì, volevo -conclude- fare un disco sono solo quattro semplici parole, ma non avrei potuto dirlo meglio”.
TRACK LIST
Francesco (esci tutte le sere)
Viaggiare leggeri
Le abitudini
QuasiMai
Motel
Fernet
L’uomo di Da Vinci
Mi hanno rubato la macchina
Credit photo: Matteo Casilli