Giorgia Giacometti torna in radio e nei digital store con ‘Povero Re’

Last Updated: 7 Marzo 2024By Tags:

Musica

In occasione della Festa della Donna, Giorgia Giacometti torna in radio e nei digital store con ‘Povero Re’. Un inno all’empowerment femminile, che sfida gli stereotipi e i cliché, sovvertendo le convenzioni di un mondo dominato da limiti e aspettative, proponendo una nuova visione di forza e indipendenza per tutte le donne. La storia di Giorgia Giacometti è quella di tante donne, in lotta costante contro etichette e pregiudizi, in cui ha saputo farsi strada affermandosi attraverso la sua tenacia e il suo carisma.

‘POVERO RE’

‘Povero Re’ è prodotto da Jason Rooney, con la collaborazione di Giuseppe D’Albenzio e Romina Falconi. Nel brano la figura femminile, lontana dall’essere vittima, assume un ruolo di forza e controllo, rovesciando le consuete dinamiche di potere di un immaginario ancora troppo maschile e patriarcale. Nella fusione di sonorità elettropop a sfumature rock, il brano è avvolto da un’atmosfera tanto provocatoria quanto seducente, in cui la voce dell’artista, carica di energia punk, guida in un viaggio di ribellione contro le aspettative sociali, proponendo un nuovo modello di femminilità, forte e indipendente.

IL TESTO

Il testo del brano, pungente e ricco di provocazioni, è un cammino attraverso la liberazione dalla figura dell’uomo manipolatore. Un uomo rappresentato come un re deprivato del suo potere di fronte alla donna che sa leggere oltre le apparenze e dominare il gioco. Il passaggio chiave “Povero te, tutto pieno di sé, le fai piangere tutte quante e poi piangi per me” sottolineano l’ironia di un destino capovolto. Il manipolatore diventa vittima della propria vanità. Così come un altro passaggio del testo “Povero Re, dopo di me non resterà più niente di te”.

IL VIDEOCLIP

Il videoclip che accompagna il singolo, diretto dalla stessa Giacometti in collaborazione con Claudio Zagarini e Valeria Ungaro è disponibile su YouTube dal 15 Marzo. Protagonista del video l’attore Riccardo Stellini. E’ una rappresentazione visiva dell’empowerment che trascende il testo per diventare un’esperienza sensoriale. Una metafora del sottile ma potentissimo equilibrio tra ingegno e sensualità, dove la battaglia per la conquista si conclude con un’inversione di ruoli definitiva. La seduzione di una partita a poker evoca e traslape rfettamente il gioco mentale tra i generi, in cui la posta è molto più alta del semplice erotismo: è il riconoscimento dell’uguaglianza e del reciproco
rispetto.

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