INTERVISTA/ Alessandro Martire: “un brano strumentale al Festival di Sanremo? Potrebbe essere un’idea”

Last Updated: 23 Novembre 2022By Tags: ,

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(di Daniele Rossignoli) – Proporre alla direzione artistica del Festival di Sanremo una composizone solo strumentale in grado di gareggiare con i big della canzone italiana. “Potrebbe essere un’idea”. Per Alessandro Martire, pianista e compositore, non spiacerebbe salire sul palco dell’Ariston accompagnato solo dal suo pianoforte e dalla sua musica. Intervistato da IlMohicano in occasione dell’uscita del suo ultimo album ‘Wind of Gea’ (Carosello Records), Alessandro Martire osserva che, sebbene si tratti del Festival della Canzone italiana “una canzone è musica e testo e nelle mie composizioni il testo sono le immagini che le accompagnano. Potrebbe essere un qualcosa di diverso -sottolinea- e si potrebbe creare un momento in linea con le caratteristiche del Festival, con un artista che ha un linguaggio tutto suo”.

‘Wind of Gea, racconta “è un album che inizia a formarsi a partire dal 2020. Molte delle sue musiche sono state scritte nei primi mesi di quell’anno, durante il lockdown e nei mesi di presentazione del disco precedente e dei tanti nuovi progetti concertistici. Con questo disco -sottolinea- ho tirato fuori tanti sogni dal cassetto perchè ho portato la musica in tanti posti. L’ultimo il Kazakistan, dove ho registrato il video suggestivo di uno dei nuovi brani del disco, ‘Larme’ nel Charyn Canyone. Da luoghi come questo io prendo l’ispirazione e quindi mi piace quasi restituire a questi luoghi queste mie ispirazioni. Non è portare solo la musica in queste location -osserva- ma è qualcosa di molto più profondo. E’ quasi completare la composizione, regalare una colonna sonora a quei luoghi”.

Alessandro Martire ha trasformato in musica sensazioni ed emozioni di questi ultimi due anni tra viaggi, esperienze uniche e incontri, ma anche momenti di raccoglimento e riflessione, immergendosi in una nuova dimensione creativa dove, dopo un primo momento di esitazione, ha trovato nuove idee e ispirazione sulle quali porre le basi di questo nuovo progetto. Dal Polo Nord ai fari di Formentera, ciascun brano racconta come musica e natura si fondano e creino un vento interiore, profondo ed emozionale, come una sorta di colonna sonora di luoghi che rimangono impressi indelebilmente. Il 27 dicembre Alessandro Martire porterà il suo particolare pianoforte e la sua musica a Champoluc, a 2400 metri, poi il 27 marzo sarà nel deserto di Alula, in Arabia Saudita, poi tornerà a suonare in Italia, sulle sponde del lago di Como, dove è nato nel 1992.

Laureato in Scienze e Politiche Internazionali presso l’Università degli Studi di Milano, scrive le sue prime composizioni pianistiche a soli 15 anni, dimostrando un crescente interesse per la musica classica contemporanea con elementi derivati dalla musica pop, minimalista e crossover, raggiungendo uno stile personalissimo. Nel 2012 studia composizione new age al Berklee college of Music di Boston e si esibisce al concerto-recital finale alla David Friend Recital Hall. Continua i suoi studi musicali e pianistici con il pianista e compositore Giusto Franco. Tracklist: 1.Larme, 2 Sedna, 3. Aria, 4. Victory, 5. Faro de la Isla, 6. Vikôy, 7. Reitia, 8. Clouds, 9. Flowers, 10. St. Francis, 11. Wind of Gea.

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