Jean-Michel Jarre pubblica ‘Oximore’ fra suoni binaurali e metaverso

Last Updated: 18 Ottobre 2022By Tags: , ,

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‘Oximore’ (Sony Music) è il 22/mo album in studio dell’artista, compositore, producer e pioniere della musica elettronica Jean-Michel Jarre, in uscita venerdì 21 ottobre, pubblicato in formato CD, doppio vinile e digitale in stereo e in Audio Spaziale con Dolby Atmos su Apple Music. La versione fisica sarà accompagnata da un codice per accedere al master binaurale di altissima qualità, come ideato da Jean-Michel Jarre durante la produzione dell’album. Anticipato dal singolo ‘Brutalismi’, l’album è stato concepito come un’opera immersiva in uno dei luoghi simbolo della ‘Musique Concrete’, ovvero gli studi di innovazione di Radio France (dove Jarre ha iniziato la sua attività di sperimentazione) in una versione binaurale multicanale e 3D.

Il suono binaurale multicanale rivoluzionerà il modo in cui la musica viene composta, mixata e prodotta, collocando i suoni nello spazio a 360 gradi, e potrà essere facilmente sperimentato da chiunque tramite un paio di cuffie. ‘Oxymore’ rappresenta la prima pubblicazione commerciale in cui il futuro dell’audio e del suono musicale sono realizzati in un modo mai visto prima. L’album è un omaggio al compositore francese Pierre Henry, scomparso pochi anni fa, con il quale Jarre voleva collaborare per ‘Electronica’, l’album che è stato nominato ai Grammy. Henry è stato una figura iconica della musica elettronica e classica, nonché uno dei mentori di Jarre al Groupe de Recherche Musical (GRM), dove ha studiato. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2017, la vedova di Henry ha fornito a Jarre alcune bozze del materiale destinate a questa collaborazione. Il progetto si ispira al movimento francese “Musique Concrete”, un genere di composizione musicale che utilizza i suoni registrati come materia prima grezza. Il movimento è stato sviluppato per la prima volta negli anni ‘40 e ha rivoluzionato il modo di produrre musica. Con “Oxymore”, Jarre riprende questo concetto e lo reinventa con gli strumenti di oggi.

“Questo è il vero momento di rottura per l’audio e la registrazione del suono. ‘Oxymore’ -spiega l’artista- è un tentativo di illustrare ed esplorare questi nuovi modi di collegare tecnologia e musica. Oggi disponiamo di tecnologie che ci permettono di esplorare la composizione in audio spaziale e ciò rappresenta un’esperienza completamente nuova per noi musicisti durante il processo creativo. All’ascoltatore offre l’esperienza di una modalità più fisica e naturale di sentire il suono e la musica. Nella vita reale la nostra percezione sonora è a 360 gradi ‘Oximore’ è stato composto pensando specificamente all’esperienza con l’audio spaziale. Anche il mix stereo è più ampio e ha guadagnato ancora più spazio nel processo. Sono convinto che questo sia il modo in cui la musica sarà composta e prodotta in futuro. L’emozione per chi ascolta è un enorme salto di livello -conclude- come quando siamo passati dal mono allo stereo”.

Durante il processo creativo di ‘Oxymore’, Jarre ha eseguito una prima versione dal vivo della composizione in audio spaziale fisico a 360° come anteprima mondiale esclusiva, all’interno delle mura della Maison de la Radio a Parigi, sede del Groupe de Recherche Musicale di Jarre anni prima dell’uscita del suo storico album ‘Oxygène’.

 

Credit Photo: Yunling Fan

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