L’Orchestra Sinfonica della Rai torna al Teatro alla Scala, a confronto quattro generazioni di compositori

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Dopo il sold out registrato per l’inaugurazione del 30/mo Festival Milano Musica ‘D’un comune sentire’, domenica 17 ottobre alle ore 20 l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna al Teatro alla Scala diretta dall’ungherese Gergely Madaras, giovane talento già apprezzato in occasione dell’inaugurazione del Festival del 2018, direttore musicale designato dell’Orchestre Philharmonique Royal di Liegi e ospite sul podio di importanti orchestre quali BBC Philharmonic, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e Orchestre Philharmonique de Radio France.

Programma particolarmente interessante perché mette a confronto quattro generazioni di grandi compositori, tre dei quali italiani, con due novità: ‘Schuldè’ il brano per tenore e orchestra che il Festival ha commissionato a Giacomo Manzoni, eseguito in prima assoluta con l’interpretazione di Leonardo Cortellazzi, e ‘Staub’ per orchestra di Helmut Lachenmann, presentato per la prima volta in Italia. Nella seconda parte del concerto uno dei brani più celebri e apprezzati di Francesco Filidei, ‘Fiori di fiori’, e ‘Dead City Radio. Audiodrome’, famoso pezzo del compositore italiano, scomparso prematuramente, Fausto Romitelli commissionato e presentato per la prima volta in Italia nel 2004 proprio dall’OSN Rai.

Alle 19 il concerto è preceduto da una conversazione con Giacomo Manzoni e Paolo Petazzi, riservata ai possessori del biglietto d’ingresso per il concerto (prenotazione obbligatoria scrivendo a biglietteria@milanomusica.org). Il concerto, dedicato alla memoria di Mario Messinis, è trasmesso in diretta radiofonica da Rai Radio3.

Anche il giorno successivo, lunedì 18 ottobre alle ore 20 al Teatro Elfo Puccini, è in programma la prima esecuzione assoluta di una commissione a Giacomo Manzoni: ‘mdi ensemble’, diretto da Yoichi Sugiyama e con la voce di Joo Cho, presenta per la prima volta dal vivo ‘Il mare azzurro… ritraendosi’ per voce femminile, flauto basso, clarinetto contrabbasso, viola e violoncello, dopo la registrazione video del dicembre 2020.

 

Photo credit: Margherita Busacca

 

 

 

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