Con ‘Asfalto’ il cantautore sardo Sono rende omaggio alla beat generation

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Si intitola ‘Asfalto’, il nuovo singolo in uscita il 26 febbraio di Sono, nome d’arte di Alessio Seu, cantautore indipendente sardo, che dal 2017 vive e lavora in Inghilterra. Il suo nuovo singolo è un omaggio alla beat generation di Lawrence Ferlinghetti e Jack Kerouac. Fu proprio quest’ultimo a coniare il termine ‘beat’ alla fine degli anni Cinquanta, con una valenza spirituale, per indicare beatitudine, ma anche rottura degli schemi e anticonformismo. In seguito, la parola ‘beat’ fu usata per indicare la poesia americana che divenne un modo di vivere per i suoi fautori e per un’intera generazione di beatniks, ovvero appartenenti alla beat generation. Al di là della condizione sociale dell’America negli ultimi anni Cinquanta, la poesia beat aveva la sorprendente caratteristica di raccontare il gesto quotidiano dello scrivere, immergendolo nel vissuto di ogni giorno. La poesia era legata indissolubilmente alla vita.

‘Asfalto’ racconta l’attimo in cui il pensiero si libera del suo autore e diventa forma scritta. La celebrazione della poesia nel suo atto più puro, quello di nascere. Dal punto di vista delle sonorità, il brano è di genere musica elettronica, con un richiamo al synth pop, le cui origini sono da ricercarsi nel Regno Unito di fine anni Settanta, e nell’ambito della musica New wave. In particolare, all’interno di ‘Asfalto’ è presente il synth pop scarno e basico suonato nei club inglesi.

 

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