INTERVISTA/ Giorgio Faletti musicista grazie ad una gamba rotta, il ricordo della moglie

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(di Daniele Rossignoli) Di Giorgio Faletti comico si ricordano le gesta di Vito Catozzo al ‘Drive In’ e numerose altre sue interpretazioni. Di Faletti scrittore parlano i numeri: nove romanzi (dei quali tre postumi) e milioni di copie vendute. Di come, però, sia nata la sua passione per la musica poco si sa. Tutto è capitato quasi per caso, racconta a IlMohicano la moglie di Faletti, Roberta Bellesini, che alla Mondadori di via Marghera a Milano ha partecipato alla presentazione del libro di Stefania Bonomi ‘Il pentagramma dell’anima’, liberamente ispirato al poliedrico artista astigiano, scomparso nel 2014. Tutto si deve ad un banale infortunio, ad una gamba ingessata che costrinse Faletti chiuso in casa per lunghi giorni, senza poter far nulla.

“Giorgio è sempre stato un appassionato di musica, fin da quando era ragazzo -racconta la moglie- ma ad un certo punto ebbe un incidente e si ruppe una gamba.. Il fatto di rimanere per tanto tempo immobilizzato era per lui un dramma. Pensò allora che, forse, era un bel modo di impiegare quel momento di pausa forzata per imparare a suonare la chitarra. A turno -prosegue nel suo ricordo Roberta Bellesini – invitava a casa amici musicisti e da loro ha imparato i primi rudimenti di chitarra. Da autodidatta ha poi iniziato a suonare anche al pianoforte e a comporre alcune canzoni. Da lì è partita la sua carriera anche di cantautore”.

Cantautore che vanta ben tre partecipazioni al Festival di Sanremo: la prima nel 1992 dove, in coppia con Orietta Berti, presentò ‘Rumba di tango’, poi nel ’94 con l’indimenticabile ‘Signor Tenente’, brano che si classificò al secondo posto ma che gli valse il Premio della critica. L’anno dopo, la sua terza partecipazione al Festival come cantautore con ‘L’assurdo mestiere’ e anche come autore del brano ‘Giovane Vecchio’, cantata da Gigliola Cinquetti. In tutto Faletti musicista ha pubblicato 7 album, uno dei quali, ‘Anche dopo che tutto si è spento’, postumo. Come postumo è anche il brano ‘Un’anima’, interpretato da Dodi Battaglia e inserito nell’album dell’ex Pooh ‘Perle’. E chi sa che dai cassetti di casa Faletti non possa venir fuori qualche altro brano: “C’è molto materiale ancora -sottolinea la moglie- ma è totalmente grezzo, difficile poterne tirar fuori qualcosa. L’unico pezzo buono -conclude- l’ho dato volentieri a Dodi Battaglia che ha realizzato un bel progetto discografico”.

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