Johannes Brahms apre la nuova stagione della ‘Primavera di Baggio’

Last Updated: 24 Aprile 2024By Tags:

MilanoMusica

Ai nastri di partenza la stagione concertistica ‘Primavera di Baggio’, giunta alla dodicesima stagione, nell’ambito di ‘Storie di Baggio – Musica tra passato, presente e futuro’. Appuntamento venerdì 3 maggio, alle ore 19,45, con ‘Incontri sul sagrato’, aperitivo offerto dall’associazione ‘Primavera di Baggio’. A seguire, con inizio alle 20,45, con il Concerto di apertura, ad ingresso libero, presso la Chiesa Vecchia di Baggio (Via Ceriani 3, Milano). 

DANZE UNGHERESI 

Titolo del concerto sarà ‘Danze ungheresi’ e sarà dedicato alla musica di Johannes Brahms nella sua declinazione vicina all’elemento folklorico zigano. Protagonisti: Edoardo Zosi (violino), Benedetta Bucci (violoncello), Erica Piccotti (violoncello), Davide CabassiTatiana Larionova (pianoforte).  Il concerto prende avvio con il primo volume delle celeberrime Danze Ungheresi per pianoforte a quattro mani di Johannes Brahms (1833-1897). Omaggio del compositore amburghese alle atmosfere respirate in giovane età quando, per guadagnarsi da vivere, suonava in piccoli complessi della città portuale. In questa esperienza di genti, culture e musiche variegate deve essere rintracciata la fonte delle sue prime ispirazioni etnomusicali. Queste Danze si contraddistinguono dunque per uno spiccatissimo senso melodico e per gli scatenati ritmi di danza.

QUARTETTO CON PIANOFORTE

Il discorso cameristico brahmsiano prosegue con il Quartetto con pianoforte n. 1 in sol minore, op. 25, che si sviluppa fra malinconia, classica linearità, chiaroscuri sonori e Romantische Stimmung. Il finale, indiavolato, ‘Rondò Alla Zingarese’ richiama quelle danze ungheresi dai ritmi travolgenti e festosi così magistralmente trascritte da Brahms.

DAVIDE CABASSI

Davide Cabassi è il Direttore Artistico della stagione concertistica ‘Primavera di Baggio’, da lui fondata con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova. La finalità è quello di un rilancio culturale della periferia disagiata della sua città, mediante il coinvolgimento dei più piccoli e attraverso una benefica ‘invasione’ degli gli spazi associativi (specie quelli riscattati dalle mafie).

LE PERIFERIE MILANESI

Capisaldi della letteratura musicale, dunque, nell’ottica di un prolifico allargamento di orizzonti a tutte le periferie milanesi, nel segno della grande musica come collante sociale. Ma anche serate dove la condivisione della bellezza avviene in un contesto informale e aperto ad un pubblico non abituale, soprattutto giovani e giovanissimi. Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano.

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