RENGANEK, un disco insieme “per il nostro pubblico”

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RENGANEK, un disco insieme “per il nostro pubblico”, che arriva dopo un tour, tanta condivisione e tanto divertimento. Nek e Francesco Renga si presentano al lancio dell’album come “una cosa sola, una entità unica, un’unica voce”. Una fusione che ha reso possibile un percorso che potrebbe non concludersi, ma aprire ad altre esperienze nel prossimo futuro. Intanto insieme hanno voluto scrivere per il loro pubblico un disco che non fosse alla ricerca dell’audience, ma che rispondesse piuttosto alla voglia di conoscere e riconoscersi “nella nostra gente”. A loro è dedicato l’album le cui canzoni sono state scelte con un criterio molto semplice: “è stata l’emozione, pensando non a Renga e Nek, ma a un’entità unica. Abbiamo pensato che fossimo un’unica voce. E’ difficile da spiegare. Ci siamo rimessi in gioco pensandoci una cosa sola”. 

“Siamo molto felici di questo percorso – sottolinea Nek – che stiamo facendo insieme, intanto perché prima di tutto io e Francesco siamo amici e ci tengo a sottolinearlo, perché non è scontato. La strategia, che è opera di altri che la sanno fare molto meglio di noi, arriva dopo. Prima c’è il legame che passa attraverso la condivisione di certi valori come la famiglia, l’amicizia… Abbiamo tanti punti in comune. Non era scontato che potesse nascere un legame così forte. Questo legame ha prodotto un grande entusiasmo”.

L’ARENA DI VERONA

Il tutto si sarebbe dovuto concludere con la festa all’Arena di Verona, “ma non ci è sembrato sufficiente. Da questa forza, da questo entusiasmo e sinergia è arrivato un album che non era assolutamente nei nostri calcoli e idee. Ma lui – dice di Francesco Renga – mi fa sentire un pezzo, io gliene ho fatto sentire un altro, lui e due e poi ha bocciato tutti i miei” scherza. Di fatto, “ci siamo venuti incontro e abbiamo di cantare insieme ‘Il solito lido’, ma prima ancora ‘L’infinito più o meno’, che racconta di noi come genitori. Quindi abbiamo riportato quello che siamo noi, quello che facciamo. Siamo molto felici di questo perché questo entusiasmo ci ha portato a fare tanto altro e a 55 anni Francesco e 51 io sta a significare che c’è tanto entusiasmo”.

“PER LA NOSTRA GENERAZIONE LE HIT ESTIVE NON HANNO SENSO”

“E’ davvero figlio di tutta questa consapevolezza e della voglia di tornare a divertirsi. Di questa amicizia che ci ha dato la possibilità di confrontarci anche sul nostro lavoro”, sottolinea Renga. “Filippo stava preparando il suo album, io il mio. Confrontandoci si è accesa una lampadina. Tutto è nato dall’entusiasmo. Ad esempio, ‘Il solito lido’ è una canzone che avevo lì da un po’ e non avrei mai fatto uscire da solo, perché da solo era un’operazione che non potevo fare. Tutto quello che stiamo facendo ora è dedicato al nostro pubblico, alla nostra gente. Non ha nessun altro tipo di velleità. Nessuna ambizione di classifica o di radio. Il nostro intento non era fare una hit estiva. Per la nostra generazione le hit estive non hanno senso: il campo da gioco è cambiato e gli strumenti che abbiamo a disposizione sono quelli che ci hanno reso quelli che siamo e dobbiamo usare quelli. inutile scimmiottare e fare featuring con artisti giovani che hanno, per caratteristiche generazionali, più appeal sulle radio. Tutta la nostra generazione ha cercato di farla, ma non è la strada. Il nostro è un progetto figlio di questa consapevolezza e di questa libertà che ne è figlia”.

“Credo che tutti noi – prosegue Renga – abbiamo cercato di capire quello che stava succedendo. Abbiamo provato delle strade, abbiamo scimmiottato delle cose. Ma ora una hit di Sfera Ebbasta cantata da me o Filippo, una hit probabilmente mondiale, perderebbe tutto il suo significato perché il gap è generazionale”. “Cerchiamo di usare il nostro linguaggio – ribadisce Nek – anche se qualcosa nel disco di più azzardato c’è. Ma non ci siamo messi a fare del jazz o del metal”. Ma tutto può essere assicura.

UN DISCO DA INTERPRETI

Un disco, questo nuovo, nel quale i due artisti sono soprattutto interpreti. “Abbiamo potuto conservare aperta la visione” spiega Nek. “Un progetto partito lasciando proprio largo spazio agli autori. Così ci siamo potuti occupare dell’aspetto compositivo con più libertà”. Si tratta, evidenzia Renga, “del disco di due cantanti. Ciò ha portato ciascuno di noi a fare un passo indietro rispetto alla scrittura. Il fatto di non scrivere ci ha permesso di confrontarci con un repertorio che per certi versi fosse neutro”. Nek, di matrice più ritmica e serrata, e Francesco Renga, più lirico: due vocalità diverse che insieme hanno trovato “una sferzata di energia, vitalità e impegno mentale”.

“Ogni disco – aggiunge Renga – racconta quello che ci attraversa. Viviamo, osserviamo. La musica e l’arte sono la traslazione del nostro sentire e del nostro vedere, il nostro sentimento. in questo disco ci sono certezze, dubbi, ma anche tanta positività, che pi è proprio figlia di quella consapevolezza che ci deriva dall’età e dai tanti di carriera, per cui non si ha più voglia di stare a fare i conti i giochi con qualcosa che non mi appartiene più e non mi appartiene più. invece la voglia è soddisfare quelli che sono cresciuti con noi: il nostro pubblico, la nostra gente. Quello che ci diverte e rende più pieni artisticamente. Il disco è la rappresentazione di tutto questo”.

UNDICI BRANI PER IL NUOVO ALBUM

RENGANEK’ per Epic / Sony Music, contiene undici nuovi brani che comprendono ‘Giura Giuda’, per poi proseguire con ‘Scrivi una Canzone’ scritta da Giuliano Sangiorgi, che firma per loro un brano delicato e dalla forte intensità emotiva, amplificato dalle voci di Francesco e Filippo, a cui seguono il ritmo incalzante di ‘Più Grande’ e la potente ballad ‘Faro’ (scritta da Riccardo Zanotti). Si cambia sound con ‘Sale’, con una base di elettronica che rimanda subito gli anni ‘90, e ‘Storie di Paura’, con le sue sfumature rock. ‘L’infinito più o meno’, primo singolo estratto dall’album, brano emozionante e profondo che affronta il tema della paternità in tutte le sue sfumature e, a seguire, ‘Tutta Natura’, con il suo ipnotico giro di basso iniziale e riff di chitarra, e ‘A Fianco’, in cui le vocalità di Renga e Nek emergono in tutta la loro potenza e, insieme, delicatezza. Chiudono l’album ‘Insiepgabile’, il nuovo singolo dalla melodia coinvolgente,  e ‘Il solito lido’, che unisce ironia, irriverenza e la leggerezza tipica dell’estate italiana. In pre-order QUI

E questa sera, martedì 5 settembre, Renga e Nek saliranno sul palco dell’Arena di Verona per un grande evento SOLD OUT con cui celebreranno le loro straordinarie carriere artistiche di, rispettivamente, 40 e 30 anni.

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