INTERVISTA/ Andrea Rizzolini: “L’illusionismo è una vera forma d’arte e come tale andrebbe trattata e non ridicolizzata”

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(di Daniele Rossignoli) –  “L’illusionismo è una forme d’arte al pari delle altre, capace di parlare della nostra contemporaneità, come ogni forma di teatro. Questo è normale all’estero mentre da noi l’illusionismo viene un po’ ridicolizzato in televisione”. E’ quanto sostiene il campione italiano di mentalismo, Andrea Rizzolini, che intervistato da IlMohicano spiega come mentalismo e illusionismo di fatto siano due facce della stessa medaglia ma con caratteristiche ben precise l’una dall’altra. Dopo aver registrato il tutto esaurito con 11 repliche al Teatro Franco Parenti di Milano, questa sera e domani, al Teatro Sala Umberto di Roma (Via della Mercede, 50) Andresa Rizzolini arriva con un nuovo allestimento di ‘Incanti’, spettacolo scritto e diretto dallo stesso Rizzolini e prodotto da Officine dell’Incanto. Sul palco oltre a Rizzolini, si alternano 5 dei più premiati illusionisti italiani under 30, Dario Adiletta, Francesco Della Bona, Niccolò Fontana, Filiberto Selvi e Piero Venesia.

“Il mentalismo -spiega- è una branca dell’illusionismo ma è soggeto spesso a fraintendimenti. Non è oggetto di messaggi subliminali, come si crede. Se un illussionista utilizza una botola, una scatola truccata per realizzare le proprie illusioni, il mentalista, invece, utilizza come strumento prediletto le parole, in particolare la capacità delle parole di influenzare il modo in cui noi percepiamo la realtà e cambiare, sempre attraverso le parole, il mondo che ci circonda. Di fatto io creo delle narrative diverse che non si incontrano mai, ed è proprio questa incomprensione che mi permette di creare diverse percezioni della realtà e quindi assottigliare tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Questa è la grande differenza”.

“Credo ci sia un rapporto molto stretto tra l’illusionismo e la prosa, o il teatro in generale -aggiunge- le illusioni che noi presentiamo acquisiscono il loro senso soltanto perché avvengono all’interno della realtà: non applaudiamo ai supereroi quando volano nei film mentre applaudiamo un illusionista quando crea l’illusione che qualcosa stia volando sul palcoscenico, questo perché il cinema mette un filtro tra noi e la realtà delle proprie opere, mentre il teatro si nutre della vita e tocca la vita in modo diretto. Purtroppo, però, l’illusionismo è ancora oggi vittima dei suoi stessi stereotipi, è una forma d’arte che nel corso degli anni è stata relegata al varietà così vedendo negato il proprio statuto di Arte”.

Ma come è nata la passione per la magia, l’illusione? “Come tutti i bambini anch’io ho ricevuto la classica scatola del Mago -racconta- ma non è stata quella che mi ha incuriosito. Tutto è nato quando un giorno mio nonno mi ha fatto vedere una cassetta di David Copperfield di un suo spettacolo del ’94 a Milano. L’ho visto volare sulle teste degli spettatori e sono rimasto completamente senza parole. In quel momento ho deciso che volevo ‘volare’ anch’io”. (Ros – Il Mohicano)

Credit Photo: Sebastian Konopic

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