MUSICA/ Assomusica al Governo, “escludere lo spettacolo dallo split payment dell’Iva”
Dopo il via libera dalla Commissione Europea al rinnovo dell’autorizzazione ad applicare lo split payment dell’Iva, in scadenza il 30 giugno, il presidente di Assomusica, Carlo Parodi, rivolge un appello al Governo e al ministero della Cultura, chiedendo l’esclusione del settore dello spettacolo, in generale, e della musica dal vivo, in particolare. “Lo split payment – ricorda Parodi – è il regime destinato ai fornitori della pubblica amministrazione per stabilire la liquidazione e il versamento dell’Iva. Le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione per concerti e pubblici spettacoli -sottolinea- vengono danneggiate dal mancato incasso dell’Iva, creando uno squilibrio finanziario e un gap di flusso di cassa. Stiamo parlando, per lo più, di piccoli concerti e di attività a supporto dei territori e dei presidi locali: è quindi ragionevole non penalizzare quegli operatori, per lo più micro e piccole imprese, che lavorano in questo segmento di mercato. Oggi, grazie alla fatturazione elettronica – conclude il presidente di Assomusica – l’urgenza della misura è meno sentita e pertanto si chiede la soppressione di questo regime per il settore delle produzioni e dell’organizzazione di spettacoli di musica dal vivo”.