CORONAVIRUS/Per Davide Dileo (Subsonica) ‘a chi ci governa non darei mai le chiavi del mio studio’

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(di Daniele Rossignoli) “A chi ci governa non darei mai le chiavi del mio studio”. Davide ‘Boosta’ Dileo, frontman dei Subsonica parte all’attacco nei confronti del Governo in merito alle decisioni che sta adottando e che penalizzano intere categorie di lavoratori, compresi quelli dello spettacolo. Premettendo di non voler fare polemica, nel corso di una videoconferenza per presentare il suo nuovo album da solista, ‘Facile’, in uscita domani, Dileo riconosce che quello che stiamo vivendo “è sicuramente un momento drammatico che ci sta avvicinando a nuove chiusure. Tuttavia -sottolinea- la musica è anche collante sociale. Ovviamente tutti dobbiamo fare la nostra parte -prosegue- ma non ce la faccio a dare per scontato che questa sia una classe dirigente all’altezza”.

“Capisco tutte le difficoltà, capisco che siamo in un momento storico che mai ci saremmo aspettati -prosegue Dileo- capisco che tutti hanno dei problemi, ma io continuo a non avere certezze. E’ inevitabile -osserva- che in una pandemia così non ci siano certezze ma io non ho alcuna certezza circa le capacità delle persone che ci governano, a partire dal Presidente del Consiglio passando per il ministro della Cultura. Penso, purtroppo fortemente, che siano inadeguati”.

Dileo critica poi direttamente l’atteggiamento del ministro della Cultura, Dario Franceschini che, a suo dire, alle critiche “ha risposto da uomo piccato perché era stato offeso. La sua era una risposta offesa. Da un ministro della cultura questa cosa non me la sarei mai aspettate. Le parole in italiano contano tanto. Franceschini ha parlato di attività superflue e superfluo è un aggettivo che ha il suo peso. Il dovere di chi ci guida -prosegue Dileo- è quello appunto di guidarci ma sta anche nella capacità di spiegazione, di onestà, di fiducia. Io, a questi, le chiavi del mio studio non gliele darei mai. Capisco tutto -conclude- però si sente proprio l’odore della politica in confusione ed è un cattivissimo odore”.

Photo credit: Davide D’Ambra

 

 

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