Diodato vince il David di Donatello per la miglior canzone originale

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Diodato si aggiudica il David di Donatello per la miglior canzone originale con ‘Che vita meravigliosa’, brano che accompagna il film ‘La dea fortuna’ di Ferzan Özpetek. “Due delle più grandi passioni della mia vita si sono incontrate di nuovo e mi hanno regalato questa emozione, questa gratitudine” scrive Diodato su Instagram che ringrazia prima di tutti il regista “non solo per avermi permesso di posare le mie note e le mie parole sulle sue immagini, ma per tutto il suo cinema, per tutta la sua passione, per quel fuoco e quello sguardo sulla vita che da sempre mi ispira”.

“Non sai quante volte, Ferzan, sono tornato a casa con i tuoi personaggi, con quelle atmosfere, con quella musica che avevi scelto, non sai quante! Perciò -prosegue Diodato- grazie, ancora una volta. Permettimi di ringraziare anche i tuoi splendidi attori, Stefano, Edoardo, Jasmine e tutta quella squadra che mi ha accolto con la tua stessa gentilezza e delicatezza e mi ha fatto sentire subito a casa”.

“Tutto ciò che mi avevi detto si è avverato -prosegue il cantautore tarantino su Instagram- e alla fine abbiamo vinto davvero. Grazie ad Alfredo Gramitto Ricci, Claudia Mescoli, Antonella Zappietro e tutta la famiglia Curci che ha lavorato duramente per rendere tutto questo possibile. Vi vorrei abbracciare ma aspetteremo e sarà ancora più bello”.

Diodato prosegue poi nei ringraziamenti nei confronti di “Dario Giovannini, Giulia Mazzetto e tutta Carosello Records che, quel lavoro straordinario che fa, lo riempie d’amore. Grazie a Giulia Trippa, Valentina Marcandelli e Wordsforyou la cui passione amplifica tutto ciò che faccio. Grazie a Claudio Ongaro che mantiene le promesse. Grazie a Tommaso Colliva che mi ascolta, mi mostra strade, mi sopporta e dà il giusto peso a ogni cosa. Grazie alla mia famiglia che mi ha regalato questa vita meravigliosa. Grazie di cuore a chi mi ha scelto tra nomi così importanti. Era già un onore stare in questa cinquina”, sottolinea, citando “il mio amico Dario che di premi ne merita mille”.

“Grazie a tutti coloro mi hanno permesso di sognare e realizzare questi sogni.
Tanti di loro sono sognatori come me, professionisti appassionati, studiosi innamorati di un lavoro forse meno visibile ma che in realtà rende possibile una cosa magica, l’arte. Questa drammatica situazione -conclude- deve trasformarsi nella grande rivoluzione civile e sociale che aspettiamo da anni”.

 

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