Coronavirus, Cher incide ‘Chiquitita’ degli ABBA e raccoglie fondi per l’Unicef

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Cher pubblica venerdì 8 maggio la versione spagnola del grande classico degli ABBA, ‘Chiquitita’ e tutti i suoi ricavati andranno all’UNICEF. Simultaneamente verrà pubblicata digitalmente anche una versione del singolo in inglese. É la prima volta in 55 anni di carriera che Cher incide un brano totalmente in spagnolo. Il video di ‘Chiquitita’ verrà presentato sabato 9 maggio in occasione dell’evento COVID-19 Virtual Special dell’UNICEF presentato da Téa Leoni che vede la partecipazione, tra gli altri, Rob Thomas, P!nk, Angélique Kidjo, Matthew Morrison e molti altri ospiti che verranno annunciati nei prossimi giorni. L’evento potrà essere seguito su www.unicefwontstop.org e  www.YouTube.com/unicefusa.

Cher, che ha registrato la parte vocale di ‘Chiquitita’ a casa, spiega di aver  “inziato a provare la versione spagnola alla fine dello scorso anno. Quando il mondo ha iniziato ad essere afflitto dal coronavirus, ho voluto essere d’aiuto in qualche modo. Ho pensato che fosse il momento giusto per portare a termine la registrazione. Da sempre -sottolinea- ammiro il lavoro dell’UNICEF, soprattutto il lavoro che fanno per le giovani donne. Audrey Hepburn è sempre stata un mio idolo e quando è diventata la loro prima ambasciatrice, nel 1988, ero molto orgogliosa di lei. Adesso più che mai è importante si dia priorità ai bambini di tutto il mondo, come se fossero i nostri”.

Gli ABBA hanno fatto donazioni all’UNICEF fin da quando la canzone è stata pubblicata nel 1979. Cher donerà anche 1 milione di dollari a vari enti umanitari concentrati sui diritti delle persone “cronicamente abbandonate e dimenticate” durante l’attuale pandemia attraverso la sua nuova Cher Cares Pandemic Resource and Response Initiative (CCPRRI).

Le donazioni di Cher Cares, in collaborazione con il dr. Irwin Redlener, capo della Pandemic Resource and Response Center Initiative all’ Earth Institute della Columbia University e co-fondatore del Children’s Health Fund, saranno a favore delle comunità di nativi americani e persone di colore spesso trascurate dagli aiuti e che hanno scarsissima assistenza medica e protezione fisica perchè, ha commentato Cher “non possiamo dimenticare chi soffre di più. Quando vedo il numero devastante di minoranze affette dal COVID-19, so che abbiamo tutti il dovere di aiutare dove e come possiamo. Con il sapere e la guida del  dr.Redlener -sottolinea- spero di poter fare la differenza”.

“Cher ha fatto ricerche approfondite -sottolinea il dr. Redlener- e mi ha colpito molto la sua capacità di cercare e definire in maniera dettagliata le comunità più bisognose che il virus ha reso ancora più povere e che una donazione di questo tipo può effettivamente aiutare. Condividiamo gli stessi valori. Sono bambini e famiglie che hanno scarsissimo accesso ad aiuti vitali per combattere il virus. Cher ha voluto essere di aiuto per così tante persone ed essere di esempio per coloro che possono fare altrettanto. Credo che la sua voce possa essere di supporto a queste organizzazioni e portare una luce di speranza. Cher Caresè -ricorda il dr.Redlener- una delle poche organizzazioni che si concentrano fattivamente sui bambini e sulle famiglie più bisognose d’America”.

Alcune delle prime organizzazioni che godranno dei fondi di Cher Cares sono The Aaron E. Henry Community Health Center di Clarksdale, Mississippi e una rete di cliniche per i lavoratori delle fattorie della Central Valley califoniana. Il dr. Redlener ha sottolineato che tutti i progetti saranno seguiti da vicino e controllati, affinchè le donazioni di Cher Cares facciano veramente la differenza nelle comunità selezionate. I fondi verranno distribuiti attraverso la Entertainment Industry Foundation – www.eifoundation.org.

Photo Credit:  Mert Alas & Marcus Piggott

 

 

 

 

 

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