Dopo ‘1969’ Achille Lauro fa un salto generazionale e con ‘1990’ cambia stile

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Dopo ‘1969’ uscito lo scorso mese di aprile, Achille Lauro fa un vero e proprio salto generazionale annunciando la prossima uscita di ‘1990’ che completerà negli Stati Uniti dove volerà una volta terminato il tour che partirà da Firenze il 3 ottobre prossimo, toccando via via Roma (due date), Milano, Bologna, Venaria Reale (Torino) e Napoli. Un album, come rivelalo stesso Lauro in una lettera aperta ai giornalisti, che si preannuncia completamente diverso da tutto quanto ci aveva fino ad ora abituato ad ascoltare.

“Avrei potuto continuare su questa strada e ricalcare all’infinito lo stesso sound. Ma la mia mente va altrove. Quello che ci imprigiona in qualcosa -scrive- ci fa scomparire. Il tempo è un’illusione. Il senso d’amore, il senso del nulla. Questa piccola poesia ci accomuna. A volte ho paura di accorgermi un giorno di aver sbagliato, di aver perso del tempo che non tornerà, di aver trascurato le cose importanti per vivere una vita che non esiste”.

“Mi sto fidando di voi” prosegue Achille Lauro rivolgendosi sempre ai giornalisti, augurandosi di “non deludervi. Siete i primi a cui svelo che sto fondendo tutto in un unico insieme. Non esiste più nulla per me, i generi musicali sono solo gabbiette per topi. Pop, punk, rock, grunge, musica contemporanea. Sono un’unica cosa. Sto tornando con un’anima intima, malinconica, che è parte della vita. Sto prendendo i ricordi di quando ero bambino, che sono la parte migliore di noi, quella che forse tutti nascondono. Quel dolce rimpianto che ci lega profondamente”.

Ringraziando la stampa “per quello che è stato fatto per me quest’anno” Lauro spiega  che “anche se dovesse interrompersi” il rapporto “comunque vi sarei debitore per sempre”. ‘1969 -sottolinea Lauro- è stato un disco apprezzato da tantissime persone, comprese voi. Da oggi è in radio ‘Delinquente’, un brano punk / rock and roll a cui personalmente sono molto legato perché lo considero parte fondamentale dell’anima dell’album”.

“Sono nato nel ‘90 -sottolinea- ricordo che da bambino, e poi da adolescente, la musica che ascoltavo creava emozioni talmente forti da diventare oggi un ricordo a tratti malinconico. Erano gli anni delle boy band, la musica dance anni ‘90 dominava i dancefloor di tutto il mondo, con quel suo sound inconfondibile e quel suo spirito libero ed euforico, emblema di una giovinezza spensierata. Erano gli anni in cui sono comparsi i ‪Daft Punk, Corona, gli ‪Eiffel 65 e Gigi D’Agostino solo per citarne alcuni. Alla fine del 2017, dopo aver scritto ‘Rolls Royce’ e quasi l’intero album ‘1969’, i ricordi d’infanzia e della mia adolescenza mi hanno portato alla mente le sonorità anni ‘90 e la musica dance”.

“È così -prosegue Lauro nella sua lettera alla stampa- che a gennaio 2018 abbiamo buttato giù il primo brano ispirato a ‪La Bouche. Da lì il passo è stato breve e abbiamo iniziato a scrivere la musica che ascolterete nel futuro disco, chiaramente rivista a mio modo ed in chiave estremamente intima e autoriale. Cosa vi sto svelando? ‘1990’ sta arrivando. Il prossimo passo mi vedrà volare negli Usa per completare questo lavoro che mi auguro possa piacervi tanto quanto ‘Rolls Royce’. Intanto un’anteprima del nuovo mood ve la svelerò durante questo tour. Spero ci sarete -conclude- e che mi accompagnerete anche in questa nuova prova”.

Credit photo: Luca D’Amelio

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