A giugno torna a Milano ‘Due dentro ad un fuoco/storie di pietra’

Last Updated: 17 Maggio 2024By Tags:

Milano

Lunedì 10 giugno alle ore 17 torna a Milano un nuovo percorso di ‘Due dentro ad un fuoco/storie di pietra’, il progetto narrativo di e con Rosario Tedesco ideato da Tracce. Si tratta di una associazione nata dall’intento di promuovere azioni culturali per la conservazione della memoria delle vittime dei regimi nazifascisti. Il progetto nasce da un’idea di Rossella Tansini, con testo e regia di Rosario Tedesco. Prevede un itinerario che parte da Piazzale Vincenzo Cuoco e si conclude alla Palazzina Liberty (Parco Vittorio Formentano). La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria a: info@letracce.org. Il percorso vede inoltre la partecipazione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado che accompagnerà il pubblico con un repertorio di musiche che spaziano da Bach a Gershwin.

TRACCE

Tracce ha finora curato cinque percorsi lungo le pietre d’inciampo, quattro a Milano (dal 2021 al 2024) e uno aRoma nel 2023. Il percorso del prossimo 10 giugno è il quarto ideato e realizzato a Milano. Proposto sempre intorno a questa data, a ricordo del giorno dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1940. Tre gli appuntamenti annuali, oltre quello di giugno, il percorso viene riproposto a ottobre e a marzo dell’anno seguente.

ATTRAVERSAMENTO URBANO

Con l’espressione ‘attraversamento urbano’ Tracce vuole tradurre memorie su una mappa, nomi e momenti che il tempo ha reso sfocati. Il risultato di questo ambizioso progetto narrativo, già proposto da diversi anni in città come Roma e Milano, è un quadro fatto di storie di vittime e carnefici. Tutte questo sulle tracce delle pietre d’inciampo che guidano alla scoperta di queste tracce che riguardano il destino dei sommersi e quello dei delatori. Tracce che emergendo lentamente dal silenzio diventano le voci di una coscienza collettiva, fatta di contrasti, pietà e oblio. Il percorso conduce necessariamente al cuore del dramma della storia recente, in un territorio dolente in cui per umanizzare la vittimae sottrarla all’oblio. Non si può fare a meno di rievocare anche il suo carnefice, che è stato un suo vicino, frequentatore degli stessi luoghi, immerso nello stesso respiro della città.

LA MEMORIA DELLA CITTA’

Confrontarsi con la memoria della città, interrogare ogni pietra, ogni passo, è il compito del narratore (Rosario Tedesco), che si distingue di fronte alla Storia sia dal testimone sia dallo storico. Il suo compito è quello di tagliare e cucire, soprattutto legare e recuperare il filo di discorsi mai uditi, suscitando sentimenti contrastanti. Ponendo sotto la lente più fratture e dissonanze che l’evidenza documentale della prova. Le storie corali di Franco Rovida (1903-1945), Michele Tarantino (1896-1945), Alfredo Winter (1935-1944), Bruno Valabrega (1907-1945) e Luigi Pietro Cappelletti (1894-1944) che evocherà la guidaraccontano di un legame diventato indissolubile. Il carnefice non può più sfuggire alla sua vittima. Quella che viene fuori da questa esperienza attiva e partecipata, non è la storia di vinti e vincitori della seconda guerra mondiale. E’ la storia di uomini e donne, le cui tracce e destini hanno dato forma ad un percorso per le strade della città che è simbolico e reale allo stesso tempo.

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