In Duomo la ‘Messa Arcaica’ di Franco Battiato

Last Updated: 6 Maggio 2024By Tags:

Milano

A tre anni dalla scomparsa di Franco Battiato la Fondazione che porta il suo nome inaugura le proprie attività con un evento unico e straordinario. Il 16 maggio, nel cuore di Milano, il Duomo  ospiterà la ‘Messa Arcaica per soli, coro e orchestra’, a trent’anni dalla sua prima pubblicazione discografica.

ESEGUITA LA PRIMA VOLTA NEL ’93 AD ASSISI

Quest’opera liturgica è stata eseguita per la prima volta nel 1993 nella Basilica Superiore di Assisi e registrata l’anno successivo. Ora risuonerà attraverso le navate del Duomo, nelle sue partizioni classiche (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei).

GLI INTERPRETI

Gli interpreti di questa rappresentazione sono il Coro da Camera di Torino diretto dal M° Dario Tabbia e l’Orchestra da Camera Canova sotto la guida del M° Antonio Ballista. Con Carlo Guaitoli al pianoforte e Angelo Privitera tastiere, le voci di Lorna Windsor, mezzosoprano, e Giovanni Caccamo nel ruolo che fu di Battiato.

IL CONCERTO

Il concerto è organizzato da Imarts – International Music and Arts, con il sostegno della Fondazione Franco Battiato istituita su iniziativa di Grazia Cristina Battiato, nipote dell’artista. E’ stato reso possibile grazie all’ospitalità della Veneranda Fabbrica del Duomo con la sua Cappella Musicale e del Capitolo Metropolitano di Milano. L’evento vuole commemorare Franco Battiato come punto di riferimento culturale, unendo musica, spiritualità e storia in un contesto unico. Questo concerto rende omaggio a uno degli artisti più eclettici e influenti del panorama musicale italiano, la cui opera ha ispirato e continua a ispirare future generazioni.

FRANCO BATTIATO

‘Messa arcaica’, spiegava lo stesso Franco Battiato “è una ricerca costante della bellezza, dell’armonia, della fluidità delle soluzioni che si muovono all’interno di ogni linguaggio prescelto. Per comunicare certi sentimenti, certe emozioni, certe opzioni del cuore, è necessario seguire strade ben definite. Un’esperienza per me estremamente significativa. Mi ha insegnato quanto sia strano questo nostro mondo musicale. Un mondo dove capita di essere al centro di un tifo da mega-concerto rock anche quando si suona in una chiesa, anche quando si esegue un’opera che si muove lungo un tenuissimo filo orizzontale”.

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