In Triennale l’omaggio a Dan Graham, fino al 12 maggio

Last Updated: 9 Aprile 2024By Tags: , , ,

Milano

Un omaggio a Dan Graham (Urbana, 1942 -New York, 2022), riconosciuto come uno dei più importanti artisti a livello internazionale, oltre che come una delle figure più influenti del movimento concettuale. Andrà in scena dal 9 aprile al 12 maggio 2024 Triennale Milano la mostra ‘Dan Graham. The Passing Time City‘, a cura di Maurizio Bortolotti.

Dan Graham, 2012. Portrait: Courtesy the Estate of Dan Graham

IDEA PIU’ IMPORTANTE DELLA SUA REALIZZAZIONE

Dalla metà degli anni Sessanta Graham ha sperimentato nuovi approcci verso l’opera d’arte, reclamando maggiore rilievo all’idea rispetto alla sua realizzazione pratica; grazie alla complessità e all’originalità del suo lavoro, e grazie alla sperimentazione su diversi materiali tra cui fotografia, video e performance, la sua influenza è giunta fino ai giorni nostri.

PROGETTO DIFFUSO

Il progetto si sviluppa in maniera diffusa in tre spazi di Triennale Milano: lo spazio esterno antistante il Palazzo dell’Arte accoglie il padiglione di grandi dimensioni London Rococo, commissionato nel 2012 per Sculpture in the City a Londra. Nel Giardino di Triennale viene presentato il padiglione Sagitarian Girl del 2008. Una parte dello spazio Cuore è invece dedicata ad accogliere documentazione video e il modello del 1997 Swimming Pool/Fish Pond(visibilidall’11aprile). L’esposizione si concentra sui padiglioni, opere realizzate a partire dagli anni Ottanta, e sull’intersezione tra arte e architettura.

foto Gianluca Di Ioia © Triennale Milano. Ph. Gianluca Di Ioia

UNA SFIDA AL RAPPORTO UOMO/SPAZIO

Visibili e accessibili, i padiglioni sono costruiti in acciaio e vetro (specchiato o semi-riflettente), e creano una dimensione ambientale che sfida la percezione dello spettatore e il suo rapporto con lo spazio. Il concetto principale che ruota intorno all’idea dei padiglioni è dato dall’utilizzo di un materiale specifico, mezzo vetro e mezzo specchio. La superficie riflette l’ambiente circostante, che cambia continuamente a seconda della posizione del padiglione stesso, passando, per esempio, dal riflettere il traffico in una città o la luce in un parco. In questo modo Graham rappresenta la caducità del presente, catturato in una spirale di tempo che scorre.

L’esposizione nasce dalla collaborazione con Estate of Dan Grahame con l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano ed è resa possibile grazie ai prestiti di Lisson Gallery e di Galleria Massimo Minini, Brescia, e Francesca Minini, Milano.

DAN GRAHAM

Dan Graham è nato a Urbana, Illinois, Stati Uniti nel 1942. È stato un teorico dell’arte e della cultura, fotografo, produttore cinematografico; pioniere della performance e della video arte negli anni Settanta, Graham ha successivamente rivolto la sua attenzione a progetti architettonici pensati per l’interazione sociale negli spazi pubblici. La scrittura è stata un aspetto essenziale del suo lavoro: i suoi testi spaziano dai primi pezzi di arte concettuale inseriti in riviste del mercato di massa, agli scritti sui suoi colleghi artisti, alle analisi della cultura popolare.

LE RETROSPETTIVE

Dan Graham ha tenuto mostre retrospettive in importanti musei e istituzioni internazionali tra cui: Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2009), Walker Art Center, Minneapolis, Whitney Museum of American Art, New York, Renaissance Society, Università di Chicago (1981), Kunsthalle Berna (1983); Art Gallery of Western Australia, Perth (1985);Van Abbe museum, Eindhoven (1993); Museo d’Arte Moderna, Oxford (1997). Ha partecipato a Documenta V (1972), VI (1977), VII (1982), IX (1992) e X (1997). Nel 2001, la retrospettiva, “Dan Graham, Works 1965-2000”, è stata inaugurata al Museu Serralves, Porto, Portogallo.

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