Storie di cooperazione al femminile: dal Senegal alla Sardegna per la coltivazione delle cozze

Last Updated: 8 Marzo 2024By Tags: , ,

Sostenibilità

Storie di cooperazione al femminile: donne pescatrici del Senegal, del Comune di Thiaroye sur Mer, arrivano in Sardegna per il progetto ‘Pétites Noires’. Da alcuni anni il Comune di Oristano ha avviato partnerariati con il Senegal per condividere buone pratiche su sostenibilità e sviluppo. Obiettivo, migliorare le condizioni economiche delle popolazioni del Senegal grazie allo sviluppo di una filiera di eccellenza nell’allevamento delle cozze.

CONTRASTARE IM’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA A FAVORIRE L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE

A beneficiarne direttamente le 375 lavoratrici della cooperativa senegalese per le quali l’associazione cooperativa Coflec intende sviluppare la filiera di eccellenza nel settore della mitilicoltura. L’obiettivo generale è favorire l’emancipazione, l’autodeterminazione, il benessere femminile e giovanile. Un risultato che si vuole raggiungere attraverso il progetto di mitilicoltura e trasformazione ittica che può contribuire a contrastare il fenomeno dell’emigrazione clandestina.

IL PROGETTO

Il progetto porta la firma dei Comuni di Oristano, capofila dell’iniziativa, e Thiaroye sur Mer ed è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo nel quadro del ‘Progetto Reti al Lavoro’, avviato dalle Regioni Piemonte e Sardegna. Sono partner l’Associazione Sandalia onlus, le aziende Nieddittas di Arborea e Varpesca di Olbia, l’Associazione Sardegna Soccorso Oristano Vida Odv, l’Associazione Labint, Medsea Foundation, l’Associazione Coflec, il Servizio regionale e dipartimentale della pesca e la Direzione gestione e sfruttamento dei fondali marini del Senegal.

LO STABILIMENTO NIETTIDAS DI ARBOREA

La delegazione senegalese ha visitato lo stabilimento Nieddittas di Arborea per un primo scambio di informazioni utili a sviluppare buone pratiche in Senegal. Gli ospiti degli stabilimenti Nieddittas hanno potuto conoscere da vicino le diverse fasi della lavorazione delle cozze, dalla depurazione alla selezione fino al loro confezionamento.“Siamo orgogliosi di aprire le nostre porte a un gruppo di lavoro che, a migliaia di chilometri di distanza, ha messo l’allevamento delle cozze al centro di un progetto per favorire l’emancipazione, l’autodeterminazione e il benessere femminile e giovanile attraverso la mitilicoltura e la trasformazione ittica”, contribuendo a “contrastare il fenomeno dell’emigrazione clandestina”, spiega Cristiana Mura di Nieddittas.

SANNA” TRASFERIMENTO IN SENEGAL DI BUONE PRATICHE DI MITICOLTURA SOSTENIBILE”

“Il Comune di Oristano già in passato aveva sviluppato progetti di cooperazione internazionale. Uno di questi proprio in Senegal, sulle buone pratiche della raccolta differenziata dei rifiuti”, spiega il sindaco Massimiliano Sanna. “Oggi, con il progetto ‘Pétites Noires’, puntiamo al trasferimento nel paese africano delle migliori pratiche di mitilicoltura sostenibile praticate in Sardegna. Lo facciamo attraverso un progetto di sviluppo territoriale che coinvolge una cooperativa di 375 donne pescatrici della regione di Dakar. Grazie al programma dei ‘Partenariati territoriali per lo sviluppo sostenibile in Senegal’, le imprese della mitilicoltura sarde potranno esportare le buone pratiche di economia circolare in Senegal. Il percorso intrapreso con l’azienda Nieddittas, in questa ottica, è fondamentale per il buon esito dell’iniziativa per i livelli di eccellenza raggiunti dall’impresa sarda”.

IL COLLETTIVO COFLEC

Il Collettivo delle donne senegalesi contro l’emigrazione irregolare (Coflec) è stato fondato da Madame Yayi Bayam Diouf. Lei, che come tanto ha vissuto una triste storia di emigrazione irregolare avendo perso il suo unico figlio in una attraversata del mare verso l’Europa alla ricerca di fortuna, ha fondato il Coflec insieme ad altre donne senegalesi per offrire una valida alternativa ai giovani africani che rischiano la vita nei viaggi della speranza, lungo le rotte dell’emigrazione.
 

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