Al Museo Poldi Pezzoli ‘La collezione d’arte di Franco Maria Ricci al Labirinto della Masone’

Last Updated: 20 Febbraio 2024By Tags: , ,

Milano

Al Museo Poldi Pezzoli ‘La collezione d’arte di Franco Maria Ricci al Labirinto della Masone’. Si tratta del catalogo integrale delle opere di pittura, scultura e arte applicata dal XVI al XX secolo, aggiornato con le più recenti acquisizioni, e commentato dai saggi di circa 50 storici dell’arte specialisti per ciascuna epoca. La presentazione del volume si terrà il 23 febbraio alle ore 18 al Museo Poldi Pezzoli di via Manzoni 12, Milano

I RELATORI

I relatori sono: Marco Carminati, Giornalista. Laura Casalis Ricci, Presidente Fondazione Franco Maria Ricci. Andrea Daninos, Storico dell’Arte. Alessandra Quarto, Direttrice Museo Poldi Pezzoli.

Antonio Ligabue, Testa di tigre, Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone.

IL VOLUME

Questo nuovo volume, frutto di un lavoro di studio e redazione durato diversi anni, esplora dettagliatamente l’intera raccolta d’arte di Franco Maria Ricci. Raccolta che oggi è visibile, in gran parte, nelle sale espositive del Labirinto della Masone. Un complesso da lui immaginato e realizzato della sua tenuta di campagna a Fontanellato (Parma).

Sala del Manierismo, Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone. Crediti Davide Lovatti

FRANCO MARIA RICCI

L’evento sarà l’occasione per ripercorrere, seguendo la scansione del libro, la storia di Franco Maria Ricci (1937-2020) e della sua collezione. i viaggi e le inattese scoperte di un ‘cercatore’ attento e geniale. Come scrive Laura Casalis nel suo testo introduttivo al volume: “Come un labirinto non è un insieme di punti ma di vie e di strade, così anche questa collezione, che curiosamente è ospitata in un labirinto, non è un insieme di cose ma di percorsi e di vicende appassionanti”.

Demetre Chiparus, Ballerina a seno nudo e Ballerina a chiasmo, Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone. Crediti Mauro Davoli

VITTORIO SGARBI

Il collezionismo alla maniera di Ricci è sfaccettato, guidato contemporaneamente da istinto, cultura e gusto personale. E’ alimentato dai suoi rapporti con gli antiquari e con gli specialisti d’arte. Si intreccia con le sue scelte editoriali, in particolare quelle a cavallo tra gli anni settanta e gli anni novanta del Novecento. In uno dei saggi introduttivi al volume, Vittorio Sgarbi delinea bene questa figura inconsueta di editore e collezionista. Bibliofilo “solenne e monotematico” (nella raccolta di edizioni originali di Giambattista Bodoni). Ma anche scopritore di personalità uniche ed eccezionali come Antonio Ligabue e Luigi Serafini. Ricci è stato capace di scelte originali e fuori dal comune, che hanno dato vita a una raccolta unica nel suo genere. “Una collezione in fieri -scrive ancora Sgarbi- senza un tono prevalente e dominante, ma soprattutto la testimonianza di una necessità esistenziale. Di una bellezza come emanazione del pensiero, in una vita inimitabile”.

Bartolomeo Schedoni, Sacra famiglia con san Giovannino, Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone. Crediti Claudio Giust

GIAN GIACOMO POLDI PEZZOLI

Naturale, vista la sede dell’evento, è il confronto con un altro grande collezionista ‘per passione’: Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Entrambi condividono le radici parmensi (il padre di Poldi Pezzoli era originario della città emiliana), la passione per Milano e il coinvolgimento nelle dinamiche culturali e sociali di questa città, ciascuno nella sua epoca. Comune è anche la tendenza a un collezionismo eclettico e universale.Un collezionismo che non si lasciava condizionare da confini geografici o temporali. Che includeva diverse forme d’arte (anche applicate, come il meraviglioso ‘Tappeto di Caccia’ del museo milanese e le cere policrome di Ricci).

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