‘Ma per fortuna che c’era il Gaber’ al Manzoni con Gioele Dix

Last Updated: 4 Febbraio 2024By Tags: ,

Milano

‘Ma per fortuna che c’era il Gaber‘ al Manzoni con Gioele Dix: l’artista porta a teatro il 5 febbraio prossimo i suoi ricordi del Signor G. Accompagnato al pianoforte da Silvano Belfiore e alla chitarra da Savino Cesario, Dix rende un suo particolare omaggio a Giorgio Gaber e al suo compagno di scrittura Sandro Luporini.

GIOELE DIX

“Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti”.

Ma per fortuna che c’era il Gaber di Gioele Dix. Ph- Alan Piscaglia

GABER E LUPORINI

Da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che ‘stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo’. “Grazie alla sua sensibilità e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini, Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta”.

FONDAZIONE GABER

‘Ma per fortuna che c’era il Gaber’, nato in occasione del ventennale della sua scomparsa, è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza. Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Per realizzarlo è stato decisivo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto.

Ma per fortuna che c’era il Gaber di Gioele Dix. Ph- Alan Piscaglia

LO SPETTACOLO

‘Ma per fortuna che c’era il Gaber’ è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un divertente monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (‘Il Riccardo’, ‘Barbera e champagne’) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (‘Appunti di democrazia’).

di Daniele Rossignoli

 

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