Le equazioni matematiche come note di un pentagramma

Last Updated: 4 Febbraio 2024By Tags: ,

Milano

Le equazioni matematiche come note di un pentagramma. Sabato 20 gennaio, alle 18, all’Auditorium di Milano, in largo Mahler, nuovo appuntamento con la rassegna, Musica & Scienza, all’insegna della interdisciplinarietà. In scena ‘Sinfonie quantistiche‘ con Ruben Jais e l’astrofisico Simone Iovenitti. Rendering di Franz SchubertLuciano Berio intreccerà un dialogo con la fisica quantistica.

Ruben Jais con Simone Iovenitti – foto Angelica Concari

LE ANALOGIE

E le analogie sono più di quante possiamo immaginare: le equazioni della fisica sono simili alle note di un pentagramma, esse descrivono la natura così come uno spartito trascrive la musica. In questo caso, si chiama in causa proprio la nascita della fisica quantistica, quando, un secolo fa, le menti più brillanti dell’epoca si riunirono per affrontarla e per codificarne i principi. Poche conoscenze frammentate, dati sperimentali inspiegabili, una situazione incerta e confusa aggravata dall’indeterminazione delle ipotesi, come fosse una nebbia che cela una traccia nascosta.

BERIO E L’OPERA INCOMPIUTA DI SCHUBERT

Questo fu esattamente anche il sentimento di Luciano Berio lavorando a un componimento basato sui frammenti della Decima Sinfonia di Schubert, un’opera incompiuta di cui si avevano solo pochi riferimenti musicali isolati. Rendering rappresenta un unicum, dal momento che si tratta di un lavoro di restauro che Luciano Berio ha effettuato sui frammenti che Franz Schubert ha lasciato di quella che avrebbe dovuto essere la sua Decima Sinfonia.

Ruben Jais con Simone Iovenitti – foto Angelica Concari

UN RESTAURO ‘MODERNO’

Nella storia, alcuni musicologi hanno intrapreso il discutibile progetto di completare la scrittura di questo lavoro orchestrale. Lo hanno fatto integrando i frammenti insieme e connettendoli scrivendo una texture musicale che ricordasse lo stile di Schubert. Luciano Berio, oltre alla splendida orchestrazione, effettua un lavoro di restauro ‘moderno’ (laddove la parola ‘Rendering’ ha la doppia valenza, e significa sia restauro, sia ‘interpretazione’). Nella partitura schubertiana sussistono dei vuoti: quei vuoti permangono, ma vengono riempiti da Berio da un tessuto connettivo nel linguaggio che gli è proprio. Certo, rielaborando temi e motivi di Schubert, ma mantenendo il suo stile, con una “calce” sempre coerente ma originale e dalla personalità spiccata.

UN TESSUTO CONNETTIVO

Afferma Berio nelle sue annotazioni alla partitura: “Nei vuoti tra uno schizzo e l’altro ho composto un tessuto connettivo sempre diverso e cangiante, sempre pianissimo e ‘lontano’, intessuto di reminiscenze dell’ultimo Schubert e attraversato da riflessioni polifoniche condotte su frammenti di quegli stessi schizzi. Questo tenue cemento musicale che commenta la discontinuità e le lacune fra uno schizzo e l’altro è sempre segnalato dal suono della celesta.” Un lavoro sinfonico che capita raramente di poter ascoltare, un capolavoro che rappresenta una gemma ineguagliabile di sintesi armoniosa tra passato e presente, che attesta che, quando due geni, anche appartenenti a epoche diverse, s’incontrano, il risultato sarà per forza eccellente.

BIGLIETTI

Intero: 19 € in platea, 15 € in galleria.
Over 60 e Convenzioni: 10 €.
Under 30 e Sostenitori: 10 €.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.

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