Un nuovo ‘cielo’ per l’Ariston, la scenografia firmata Castelli

Sanremo

Un nuovo ‘cielo’ per l’Ariston, nella scenografia firmata Gaetano e Maria Chiara Castelli. Spiegano gli scenografi, lui al ventunesimo Festival, lei al nono: “Quest’anno, per il Festival, abbiano pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le sfide”.

LA GRANDE CUPOLA

E così è nata la grande cupola sotto la quale risuonerà la musica di Sanremo 2023. “Si tratta – spiegano – di una cupola ellittica sospesa, ma strettamente connessa con il resto della scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Avrà ‘specchi segreti’ e una sommità mobile, con luci perfettamente integrate, che potrà scendere al di sopra degli artisti sul palco
Poi, “sempre per rispettare la filosofia di un’architettura scenografica e tridimensionale, abbiamo anche rinunciato ai tradizionali ledwall, mentre a sottolineare la centralità degli artisti resteranno la scalinata e gli spazi laterali dell’orchestra, e tornerà anche il sipario”.
LAVORO DEDICATO A FERRARI, DERETTORE DELLA FOTOGRAFIA DA POCO SCOMPARSO
Il tutto ‘avvolto’ nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che avrà a disposizione anche sei km di led dinamici. “Un progetto che ha preso forma, appena terminato il Festival 2022, seguendo le indicazioni di Amadeus che ci ha chiesto di trovare nuove strade per la scenografia. E ci piace – conclusono dedicare questo nostro lavoro anche a Franco A. Ferrari, un grandissimo direttore della fotografia del Festival e non solo, scomparso di recente”.

LINEE CURVE CHE VESTIORANNO ANCHE LA PLATEA

Oltre a quello del palcoscenico anche il resto dell’impianto scenografico sarà dominato da linee curve che, per la prima volta, ‘vestiranno’ anche la platea del Teatro Ariston. “Sarà un modo – aggiungono Gaetano e Maria Chiara Castelli – di prolungare il palco nel teatro ottenendo l’effetto di allargare lo spazio, senza ridurre i posti in platea, anzi, recuperando alcune file”.

AL LAVORO DA DOPO L’ESTATE

Il lavoro per la realizzazione della scenografia è cominciato subito dopo l’estate, mentre il montaggio a Sanremo ha preso il via a dicembre: “E’ stato bello – concludono gli scenografi – veder nascere e crescere quella che ci piace chiamare la nostra ‘architettura’ di Sanremo, per la quale il nostro ringraziamento va al nostro collaboratore Manuele Bellucci e a tutti gli eccezionali professionisti della scenografia e delle luci che hanno trasformato in realtà il nostro progetto.”

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