All’Hard Rock Cafe di Milano esposto il Gigante Basso, scultura composta da 16 bassi
Dal mese di dicembre, l’Hard Rock Cafe di Milano, in via Dante, espone nel suo Rock Shop una scultura che raggiunge i 4 metri di altezza, composta da ben 16 bassi: è l’opera d’arte di Marco Menin, realizzata con impalcature, tubi in lamiera e altri componenti. Questo artista italiano, che lavora in realtà come light designer, crea queste sculture uniche per rendere omaggio alla sua passione più grande: la musica.
Il Gigante Basso ha due amplificatori, uno nel torso e l’altro nel volto della statua, che permettono di ascoltare i bassi elettrici che compongono l’opera. Ciò che infatti rende speciale questa opera d’arte è proprio il fatto che sia effettivamente possibile suonare la scultura, il che significa che più bassisti insieme possono suonare contemporaneamente. A rendere particolare e unica nel suo genere l’opera anche una quattro corde ispirata a Jimi Hendrix, così come il maestoso basso a tre manici che avvolge le spalle del gigante.
La genesi del Gigante Basso ha inizio due anni fa: Marco Menin è un ‘musicista nomade’, sempre in viaggio tra le sue diverse abitazioni del Nord e del Centro Italia. Da bassista appassionato, decide fin dagli esordi della sua carriera, di raccogliere più strumenti possibili, in modo da averli a disposizione in tutte le sue destinazioni preferite, pronti per essere suonati. Questa passione lo porta così nel 2020 a dare vita a un’installazione artistica musicale interattiva, un totem dalle sembianze umane fatto interamente di bassi elettrici, da essere suonato quindi solo da bassisti. Ed è così che è nato Gigante Basso.