Il videoclip di ‘Guardare giù’, l’ultimo singolo di Voodoo Kid che anticipa l’album in uscita a fine anno
Disponibile sul canale YouTube di Voodoo Kid il video ufficiale di ‘Guardare giù’ (Carosello Records), il nuovo singolo dell’esponente del queer pop italiano che assieme ai due precedenti singoli ‘Buco nero’ e ‘Alice 02’ anticipano la pubblicazione del nuovo album in uscita entro la fine dell’anno. Per un brano che descrive una situazione di limbo tra l’innamoramento e la più cinica disillusione, Voodoo Kid ha deciso di realizzare una narrazione estetica che traducesse in immagini il contenuto personale del testo. Un corteggiamento velato, quello tra i due protagonisti del video Voodoo Kid e Sara Santarelli, viene incorniciato dalle luci neon e stroboscopiche delle giostre di un lunapark sino allo sfioro di un bacio e il raggiungimento di un epilogo del tutto inaspettato.
Voodoo Kid racconta della storia personale che ha ispirato il brano: “Tra le storie d’amore che finiscono senza finire mai veramente, ‘Guardare giù’ parla di un’esperienza che ho vissuto personalmente e mi ha segnato ed emozionato profondamente. Amore, conflitto, speranza, distanza e tempi estesi sono alcune delle corde che il pezzo va a toccare. Ho liberato questo demone che tenevo dentro da troppo tempo e ho deciso di farlo uscire dalla gabbia per esorcizzarlo, superando la paura della vertigine e del ricaderci dentro che in passato non hanno fatto altro che alimentare una velata speranza; qualcosa che, proprio come una fiamma, mi ha scaldato e lasciato scottato. Ed anche se non posso, non devo, non voglio guardare giù, citando il brano, alla fine si torna sempre dove si è stati bene”.
Il tema del brano, per quanto romantico e legato ai sentimenti, è molto vicino alla sfera psicologica e alle tematiche legate alla salute mentale, uno spettro di argomenti che sono particolarmente cari all’artista come esternato nel post pubblicato in occasione del World Mental Health Day: “sono uno di quelli che per anni ha sofferto come un cane senza farlo quasi mai vedere. Sono arrivato al punto in cui il contenitore era pieno e non riuscivo più a gestire la mia testa. Sono riuscito ad uscire dalla mia gabbia mentale e ad ammettere che avevo bisogno di aiuto. Penso sia stata la cosa più difficile che io abbia mai fatto in tutta la mia vita. Scrivo queste parole di getto -prosegue- ed in modo chiaro così che tu che stai leggendo possa capire che se hai bisogno di una mano, se stai facendo fatica, se ogni piccola cosa ti sembra uno sforzo enorme, se ti senti solo, incompreso, messo da parte, soffocato da quello che ti circonda, o da te stesso, io non sono nessuno per dirti che cosa devi o non devi fare, ma un consiglio da una persona che ha vissuto e sentito tutte queste sensazioni e momenti ascoltalo: chiedi aiuto e lasciati aiutare”.
La regia è stata curata da Silvia Violante Rouge, personalità dedita alla valorizzazione artistica dell’underground milanese (e non solo), che racconta alcune scelte narrative del video: “Il videoclip si pone come una metafora del rapporto del protagonista con le relazioni e i sentimenti in generale, la paura di lasciarsi andare di nuovo e di soffrire ancora. Quello che vediamo è un sogno/incubo di Voodoo Kid. È sera, lui è in un luna park con questa ragazza bellissima. Esausti tra mille giri, finalmente stanno per baciarsi, ma lei lo guarda negli occhi e chiede perdono, creando un primo momento di disincanto a cui segue una vera e propria fuga da lei, armata di pistola, che simboleggia la paura di non essere amato nuovamente come in passato. È una metafora di quando le esperienze precedenti sono state così ricche e devastanti che a volte la paura ci può sopraffare -conclude- impedendoci di vivere pienamente il nuovo presente”.
Credit Photo: Manuel Grazia