‘Il treno dell’anima’ di Enzo Avitabile con Ligabue, Bennato, Antonacci, Sangiorgi, Jovanotti e molti altri

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Enzo Avitabile torna con il nuovo album ‘Il treno dell’anima’, in uscita domani su cd, vinile e su tutte le piattaforme digitali, prodotto dalla label Black Tarantella dell’artista partenopeo e distribuito da Believe. undici le tracce, tra brani inediti e riletture tratte dalla discografia di Enzo Avitabile, e un ispirato dialogo in questo nuovo lavoro con grandi artisti italiani (e amici) come Luciano Ligabue, Edoardo Bennato, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Lorenzo Jovanotti, Gué, Speranza, Rocco Hunt e Boomdabash. Un vero viaggio musicale, dal soul al jazz, dalla word music ad andamenti di tammurriata anche nascosti. Una vera e propria opera di “incroci inconsueti, momenti di intense emozioni. Un lavoro pop, radiofonico, multigenerazionale” spiega Enzo Avitabile.

Questa la tracklist dell’album: ‘Salvami’, ‘Uno di noi’, ‘Fatti miei’, ‘Per sempre noi’, ‘E duorme stella’, ‘Simm’ tutt’uno’, ‘Angelina’, ‘Nessuno è figlio di nessuno’, ‘La vita è un dono’, ‘Famm chiamm sete’, ‘Il treno dell’anima’.

Anticipato dai singoli ‘Fatti miei’ (con Antonacci) e ‘Salvami’ (con Ligabue), ‘Il treno dell’anima’ viaggia sui binari dei sentimenti: ‘Questo è un disco molto aperto – continua il musicista – con diverse sfaccettature: lo puoi ascoltare perché i brani sono belli, perché ci sono incontri melodici insoliti e perché, diciamolo pure, tiene compagnia. Mi permetto di dire che è un progetto che non stanca, non rompe, nel vero senso del termine”.

L’album si apre con ‘Salvami’ e con l’amichevole partecipazione di Luciano Ligabue: un brano che è quasi una preghiera, dove le due voci si fondono in maniera perfetta, scambiandosi emozioni che si fondono l’una dentro l’altra, in un sound facilmente ascrivibile al cantautore napoletano. Si passa a ‘Uno di noi’ con Edoardo Bennato: un testo alla ricerca della vera sincerità, dove si possono trovare molte immagini, come il riferimento alla montagna di sale di Mimmo Paladino.

Il terzo pezzo è ‘Fatti miei’ con Biagio Antonacci: un sound pop in cui le due voci si fondono alla perfezione in un testo sul libero arbitrio. La quarta traccia è ‘Per sempre noi’ con Giuliano Sangiorgi: un testo pieno di sentimenti che racconta l’amore tra due persone, cantato tra napoletano, italiano e griko, un dialetto della lingua greca parlato nella regione della Grecia salentina. Ecco ‘E duorme stella’: si tratta di una canzone incisa per la colonna sonora del film ‘Natale in casa Cupiello’, pellicola diretta da Edoardo De Angelis con Sergio Castellitto e tratta dall’omonima opera teatrale scritta da Eduardo De Filippo, trasmesso nel 2020 su Rai1.

Si arriva a ‘Simm’ tutt’uno’, scritta e interpretata con Lorenzo Jovanotti: un brano dove il protagonista è il ritmo in quella che può essere definita come la canzone più sociale dell’album, legata alla salvezza del mondo. Spazio poi ad ‘Angelina’: è di certo il testo più intimo del disco, dedicato alla seconda figlia dell’artista, un pezzo minimal, semplice, ma di grande sentimento.

L’ottavo pezzo è ‘Nessuno è figlio di nessuno’ con Gué: oltre al napoletano e all’italiano, nel brano c’è anche l’esperanto, la lingua artificiale, sviluppata tra il 1872 e il 1887 dall’oculista polacco di origini ebraiche Ludwik Lejzer Zamenhof. E’ il momento poi de ‘La vita è un dono’: un testo sulla bellezza della vita. È il turno poi di ‘Famm chiamm sete’ con Speranza: probabilmente la canzone più politica dell’opera. L’album si chiude proprio con ‘Il treno dell’anima’ che nasce da un inciso di uno dei più grandi successi di Enzo Avitabile, ‘Soul Express’ del 1986, rivisitato dalle partecipazioni di Rocco Hunt e Boomdabash.

 

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