INTERVISTA/ ‘Sapresti uccidere?’, il thriller di Claudio Lei sul malcontento nei confronti di corrotti e di una certa politica

Last Updated: 21 Luglio 2022By Tags: ,

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(di Daniele Rossignoli)

Milano, 21 luglio 2022 (ILMOHICANO-MM) – Un serial killer che si aggira per le strade di Modena commettendo orribili omicidi e, al contrario di ciò che si pensa, è molto apprezzato e acclamato dai cittadini, in quanto le vittime sono membri appartenenti alle istituzioni politiche o altre personalità considerate intoccabili come speculatori, giudici e uomini della finanza. Un killer che uccide i cosidddetti i membri della casta. Questa la trama dell’ultimo romanzo di Claudio Lei, ‘Sapresti uccidere?’, prima parte della trilogia ‘L’assassino che non disturba’, che si rivolge ad un pubblico meticoloso, in grado di cogliere ogni singolo dettaglio e che scoprirà con molto stupore come il mondo della finanza, a volte, può essere molto crudele.

“Il protagonista della mia trilogia – racconta Claudio Lei intervistato da IlMohicano– è una sorta di ‘giustiziere’ le cui gesta sono, in parte, condivise dalla cittadinanza. Il killer, infatti, tramitre degli appelli che posta sui social riesce a organizzare manifestazioni spontanee che andranno anche ad ostacolare le indagini, creando un vero e proprio movimento politico. Alcuni cercheranno di contrastarlo consapevoli di quanto possa essere pericoloso un omicidio politico ma altri, invece, cercheranno di cavalcarlo”.

L’intera storia viene raccontata attraverso tre punti di vista differenti: quello dell’ispettore, chiamato a risolvere il caso, quello dell’assassino, figura controversa quanto estremamene analitica nei confronti dell’essere umano ed infine quella del magistrato, una donna che si muove sinuosamente tra desiderio bramoso e forte senso del dovere. Dal 31 ottobre, data del primo omicidio, queste tre vite si intrecceranno proponendo al lettore una
narrazione ricca di colpi di scena senza tralasciare quello che è il lato umano. Il lato umano: è infatti la reazione della cittadinanza che più colpisce di questo romanzo, gente delusa dalla politica, rassegnata, senza il coraggio di ribellarsi. “E’ sentimento comune di tanti fare piazza pulita nei confronti di chi ha infangato il nome del paese -osserva l’autore- e l’ispirazione di questo romanzo viene proprio da certi discorsi sulla politica che si fanno al bar, persone che esprimono concetti e reazioni molto forti ma che non hanno il coraggio di mettere in pratica”.

Un libro che sa di populismo? “non è una questione di terminologia quanto di declinazione – osserva Claudio Lei- se per populismo si intendono facili soluzioni a problemi complessi, questa è una forma di populismio negativa, ma se per populismo intendiamo mettere il popolo protagonista al centro della scena, padrone che la politica deve servire, allora il termine populismo non è così negativo, anzi. Io credo che i populismi negativi prendano piede proprio perchè, in realtà, quelle politiche che ci avevano promesso serietà ed efficienza hanno fallito. Certe promesse non vengono mantenute ed ecco allora che la gente si allontana dalla politica, non va a votare”.

“Credo sia molto eloquente la parabola dei Cinquestelle -osserva- movimento nato per rappresentare il malcontento del Paese, che diventava sempre più pericoloso e ingovernabile. Meno male che ci sono stati tuttavia, di fatto, se adesso ci troviamo in questa situazione significa che il nostro sistema è un po’ un cannibale di ideali. Sembra che tutti coloro che entrano in questo tritacarne della politica ne verngono dilaniati e i principi spariscono di fronte all’elettorato e all’opinione pubblica. Ci troviamo in un momento molto pericoloso anche perchè vediamo come, anche a livello mondiale, certe spinte autoritarie trovino consenso e le democrazie, anche quelle più solide, sono messe sempre più sotto processo e sono in crisi. Mai come in questo momento, legalità, giustizia e trasparenza sono valori fondamentali. Valori aggreganti della società ma finchè l’aggregante sarà l’odio, il malcontento -conclude- saremo sempre in pericolo”. (ILMOHICANO-MM)

 

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