Tata Giacobetti, un concerto per ricordare il fondatore del Quartetto Cetra a cent’anni dalla nascita

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Domani, venerdì 24 giugno, ricorrono i 100 anni dalla nascita di Tata Giacobetti, nome d’arte di Giovanni Giacobetti, fondatore del mitico Quartetto Cetra che, con la sua raffinata e garbata ironia e profonda cultura, è stato voce narrante e compagno di viaggio per oltre quarant’anni della storia d’Italia.
La figlia Giorgia Giacobetti, nata dall’unione con l’attrice Valeria Fabrizi, per celebrare il centenario del padre ha organizzato un concerto, tenutosi ieri sera presso il Conservatorio Santa Cecilia, in via dei Greci a Roma. Sul palco, oltre a Giorgia Giacobetti, i giovani interpreti del Conservatorio assieme a Luca Barbarossa, Daniele Silvestri, Leopoldo Mastelloni e la stessa Valeria Fabrizi. Nell’occasione è stato presentato il Comitato Promotore per la Fondazione Quartetto Cetra composto da: Renzo Arbore, Pupi Avati, Pippo Baudo, Gino Castaldo, Aldo Grasso, Maurizio Costanzo, Valeria Fabrizi, Giancarlo Governi, Emmanuel Grossi, Gianfrancesco Lazotti, Marco Molendini, Pietro Piccinetti, Andrea Purgatori, Dario Salvatori, Walter Veltroni. Oltre ovviamente ai figli dei componenti del Quartetto Cetra, Giorgia Giacobetti, Carlo Savona e Fabio Chiusano. A presiedere il comitato sarà l’avvocato Virginio Palazzo da sempre vicino alle famiglie.

Il concerto, spiega Giorgia Giacobetti ha rappresentato “il giusto tributo per un romano di nove generazioni, nato a Borgo Pio, che ha dato lustro alla città di Roma (che amava follemente) ma anche a tutta l’Italia con oltre 40 anni di attività, non solo nel nostro paese ma anche all’estero. Tutta la storia del Quartetto Cetra, a partire dal 1940 è legata alla città di Roma, dalla sua prima formazione nata attorno ad un tavolo di biliardo di un bar del quartiere Prati, dove mio padre, poco più che 18enne e studente all’Accademia di Belle Arti, riuscì a dare vita al suo grande sogno, un quartetto che sarebbe diventato da lì a pochi anni la colonna sonora dell’Italia tutta”.

Il programma della serata prevede alcuni grandi classici del Quartetto: da ‘Nella vecchia Fattoria’ (Giacobetti), ‘Un disco dei Platters’  (Giacobetti – Savona), ‘Però mi vuole bene’ (Giacobetti – Savona), ‘Concertino’  (Garinei – Giovannini – Kramer – Giacobetti – Savona), ‘Vecchia America’  (L. Luttazzi), ‘Un bacio a mezzanotte’ (Garinei – Giovannini – Kramer), ‘In un palco della Scala’  (Garinei – Giovannini – Kramer), ‘Donna’  (Garinei – Giovannini – Kramer), ‘Crapa Pelada’  (Kramer) e  infine ‘I Ricordi della Sera’ (Giacobetti – Savona) che sarà interpretata da Valeria Fabrizi.

Nel corso della serata Valeria Fabrizi ha dato lettura di una delle lettere più belle che il marito Tata le scrisse nel 1956. Presentati anche tre inediti di Tata Giacobetti in dialetto romano interpretati da alcuni fra i più cari amici della famiglia: ‘Ninna li sonni’, una dolcissima ninna nanna che Giacobetti aveva scritto per la figlia Giorgia e che aveva indicato già a suo tempo Luca Barbarossa come interprete, ‘Pretini rossi moniche bianche’ un delizioso brano ironico cantata da Daniele Silvestri e ‘Non me lo portate via’, interpretato da Leopoldo Mastelloni. Tutti questi brani inediti fanno parte di un progetto di Tata Giacobetti, dal titolo emblematico di ‘Ao’’ dedicato alla sua amata Roma. Un progetto che è stato interrotto dalla sua prematura ed improvvisa scomparsa il 2 dicembre 1988 e che prevede una raccolta di canzoni in romanesco (mai pubblicate con casa discografica) scritte da Giacobetti e musicate da grandi compositori come, oltre a Virgilio Savona, Armando Trovajoli ed Ennio Morricone (amico di Tata) e che sarebbero dovute essere interpretate da illustri cantanti romani.

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