INTERVISTA/ Cristina Lizzul: “la mia musica tra il rap e il sound”

Last Updated: 21 Giugno 2022By Tags:

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(di Daniele Rossignoli) Riuscire a far sposare il rap con il sound non è un esercizio semplice ma a riuscirci è stata Cristina Lizzul, giovane artista italo-americana, che dopo diverse esperienze come attrice e come musicista, si appresta ora ad affrontare questo nuovo cammino nato, appunto, dall’unione tra il sound americano e il rap napoletano. “A 27 anni -racconta a IlMohicano- ritengo ora di aver trovato una mia vera identità. Ho cominciato da molto piccola con la scrittura, a cinque anni a recitare e cantare. A  dieci anni è uscito il mio primo live che non andò benissimo. Da lì ho cambiato strada e mi sono buttata sulla recitazione. Ho passato l’adolescenza tra Los Angeles e l’Italia e fare provini ma non ero soddisfatta. Ad un certo punto della mia vita ho capito che dovevo ricominciare daccapo dedicandomi di più alla musica”.

Malinconica nella sua vena musicale, appena trasferita a Los Angeles a 19 anni, viene immersa nella cultura chill, wave R&B, della quella s’innamora
istantaneamente. Ispirata da questa new wave, decide di dedicarsi interamente ad un progetto musicale. Nasce cosí nel 2016 il suo primo EP Neo-Soul, R&B
‘Percipience’ seguito poi da singoli come ‘Apologies’, ‘So Right’, ‘Resta’ che la portano poi a collabarare con producer come Glaceo, Rammor, LDRU, etichette come Atlast, Soave, Tribal Trap, Warner Music Australia superando i milioni di streams su Spotify.

Una vita ibrida tra l’Italia e l’America la portano ad esplorare anche la sua cultura napoletana, esordendo adesso con il suo primo singolo Rap,R&B Napoli-Americano ‘Internazional’. Il brano, spiega “è una sorta di vendetta personale ma fatta con molta classe. Il rap donna si sta aprendo solo ora in Italia e ritengo sia importante mettere in primo piano quanto le donne vogliono dire. Con questo progetto ‘napoli-americano’ ho voluto sottolineare la visione sbagliata che spesso si ha delle donne: o tutte sante o tutte ragazzacce. Non è così -sottolinea- perchè dietro ad ogni figura femminile c’è molta complessità. E ora, finalmente, riesco anche a far emergere quella parte di me grintosa, fino a ieri nascosta dietro una patina di timidezza”.

 

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