La cantautrice umbra Gipsy Fiorucci torna con il video del suo ultimo singolo ‘L’Anima Grida’

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La cantautrice umbra Gipsy Fiorucci, torna con il video de ‘L’Anima Grida’ singolo già in radio e disponibile in digitale (distribuzione Artist First). Per il video spiega Gipsy Fiorucci “ho pensato all’affascinante e maestosa Villa Graziani a San Giustino, splendido esempio di villa nobiliare del periodo tardo rinascimentale, luogo intriso di significato e dal grande valore storico, dai cui ambienti traspare un’atmosfera regalesacrae preziosa proprio come la nostra anima. Un posto -aggiunge- in cui regnano tranquillità e silenzio, dove risiede la bellissima cappella a navata centrale dedicata alla Madonna di Loreto e si respira serenità e pace assoluta. Ad aggiungere un tocco misterioso ed elegante, la fontana, circondata da un sontuoso giardino all’italiana, oltre il quale si sviluppa l’ampio e suggestivo parco di lecci”.

Il video, realizzato dalla casa di produzione cinematografica Whiterose Pictures, regia di Lorenzo Lombardi, direttore della fotografia N. Santi Amantini, ha tutto il sapore di un film d’altri tempi, dai risvolti fiabeschi e suggestivi e fa parte di un progetto che vanta importanti collaborazioni, in cui l’artista ha voluto fortemente valorizzare una tra le bellezze più importanti e significative del patrimonio artistico e culturale dell’Umbria, la sua regione, grazie anche al Patrocinio del Comune di San Giustino in provincia di Perugia.

Gipsy, che nel video indossa abiti dipinti a mano e realizzati artigianalmente in Messico, cammina nel bosco in solitudine, nell’intima ricerca di una connessione tra il sé interiore e quello esteriore, quasi a voler riscoprire quella verità e quell’essenza di natura di cui siamo fatti e da cui tutto ha origine ma che spesso dimentichiamo o trascuriamo. Nel bosco depone un fascio di fiori colorati, simbolo di forza, coraggio e rinascita, proprio ai piedi di un grande e maestoso albero secolare, che rappresenta l’anima di quel bosco, lì nell’eterna attesa di una preghiera, una lacrima, uno sguardo o un pensiero, da chi è ancora in vita.

Attraversando le stanze lussuose e impolverate della villa, l’artista impersonifica un’anima venuta a visitare spazi abbandonati e senza vita che, dal momento in cui vengono sollevate le lenzuola bianche, che ricoprono vecchi arredi e statue, è come se riprendessero vita improvvisamente e non fossero più luoghi dimenticati dal tempo e dalla memoria. Metafora, questa, di come gli angoli più nascosti del nostro essere e i ricordi dell’anima che custodiamo e che rimangono sopiti, anche a lungo dentro di noi, possano riaffiorare in ogni momento, quando meno ce lo aspettiamo, proprio come in un déjà-vu.

Gipsy ne ‘L’Anima Grida’ canta la sua rinascita interiore, con lo sguardo emozionato rivolto verso l’alto, come a prendere finalmente coscienza del valore immenso della propria anima e delle infinite possibilità racchiuse nel vortice di potenziale illimitato del nostro essere. Grazie al calore che scalda l’anima, le statue della villa possono finalmente riprendere vita, piangere lacrime di vera gioia e nello stesso momento, le lenzuola magicamente si animano e gridano nel cielo, abbandonandosi ad un volo liberatorio, proprio come fanno le rondini a primavera.

 

Credit Photo: Stefano Guerrini

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