Max Gazzè e Carl Brave, ‘Cristo di Rio’ (testo)

Last Updated: 29 Aprile 2022By Tags: , , ,

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Mattino presto, la luna è prepotente
nel cielo aspetta il sole per un altro saluto da non toccarsi mai
diventa pesante se sono miliardi di anni che ti passa davanti
e qualcuno che non puoi toccare, lo vedi sfuggire

Le auto le sento a distanza la notte rimbalza il fischio dei freni che canta
canta, canta, canta

Non voglio ammettere che stavo da Dio
che ogni sorriso tuo colora l’oblio

e sto qua abbracciato a te come il Cristo di Rio
hai detto basta e basta l’ho detto anch’io

La distanza tra di noi è direttamente proporzionale alla distanza tra i due poli e anche di più
e poi fai tu
se vuoi ricostruire il puzzle io ci sono
ma trovare un pezzo buono di noi due la vedo dura ma
ti salverò in corner
ti scatterò una foto
come un foto reporter
come un turista di Tokyo

Le auto le sento a distanza la notte rimbalza il fischio dei freni che canta

Non voglio ammettere che stavo da Dio
che ogni sorriso tuo colora l’oblio
e sto qua abbracciato a te come il Cristo di Rio
hai detto basta e basta l’ho detto anch’io

Non voglio ammettere che stavo da Dio

che c’è il sorriso tuo nel sorriso mio
e sto qua abbracciato a te come il Cristo di Rio
hai detto basta e basta l’ho detto anch’io

A-a-arrocco la torre
salviamoci in corner
non ci sta più tempo per un retro front
a-a-amore che corri come un centometrista
e mi dai una pista
a-a-a

Non voglio ammettere che stavo da Dio
che c’è il sorriso tuo nel sorriso mio
e sto qua abbracciato a te come il Cristo di Rio
hai detto basta e basta l’ho detto anch’io

Non voglio ammettere che stavo da Dio
a braccia aperte come il Cristo di Rio

Sorriso mio
Cristo di Rio

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