INTERVISTA/ Danilo Di Paolonicola, realizzare un Festival di musica popolare dedicato a tutte le regioni d’Italia

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(di Daniele Rossignoli) “Un Festival rappresentativo di tutte le regioni d’Italia, dove ogni realtà regionale possa esprimere le proprie tradizioni musicali”. E’ quanto propone Danilo Di Paolonicola, fondatore e frontman dell’Orchestra Popolare del Saltarello che proprio in questi giorni ha fatto il suo esordio discografico con l’album ‘Abruzzo’. L’Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un’operazione di ricerca e rivalutazione della musica popolare abruzzese. Più nello specifico si occupa di tradurre in musica e suggestioni quello che fu il percorso degli antichi tratturi, lungo cui si è sviluppato e propagato il celebre ‘Saltarello’. L’Orchestra Popolare del Saltarello propone un repertorio di brani popolari abruzzesi eseguiti ed interpretati da un organico formato da undici musicisti e un corpo di ballo.

“L’Orchestra – spiega Di Paolonicola intervistato da IlMohicano- è nata nel 2014 e ha avuto il suo massimo momento di popolarità dopo il terremoto, quando ha rappresentato l’Abruzzo in diversi eventi. Durante la pandemia è venuta l’idea di registrare un disco contenente una parte del nostro concerto”. Gli arrangiamenti, realizzati da Danilo Di Paolonicola sono eseguiti dallo stesso Di
Paolonicola (fisarmonica, organetto), Alessandro Tarquini (violino), Manuel D’Armi (zampogna, ciaramella), Gionni Di Clemente (chitarra, bouzouki), Marco Di Natale (basso), Alex Paolini (batteria), Armando Rotilio (voce, percussioni), Antonella Gentile (voce), Alessandra Ventura (voce), Anissa Gouizi (voce), Federica Di Stefano (voce) e Alpha Sall (voce).

I brani proposti in ‘Abruzzo’, spiega Di Paolonicola “sono stati tutti rivisti e riarrangiati per dar loro una freschezza e originalità nuove. In pratica, una nuova vita attraverso arrangiamenti differenti tra loro, con ritmi diversi. La cosiddetta ‘musica popolare’, quella che più tecnicamente viene definita di ricalco, se intesa come semplice rifacimento di quella del passato -osserva Di Paolonicola- ritengo sia destinata a chiudersi in ambienti circoscritti e quindi non ad un pubblico eterogeneo. Il lavoro che abbiamo fatto noi è stato quello di di prendere le canzoni pià rappresentative abruzzesi e dar loro una veste più moderna. Se si vuole mantenere viva la tradizione -conclude- bisogna avere anche il coraggio di rischiare”.

Ecco quindi che i brani del repertorio dell’Orchestra Popolare del Saltarello sono caratterizzati da contaminazioni di genere che si riflettono in ciascuna esecuzione, dando così vita a tracce che presentano influenze provenienti dal mondo Jazz, Funk, Rap, Balkan, Pop ed Elettronico.

Questa la tracklist di ‘Abruzzo’: ‘Vola Vola Vola’ (Di Paolonicola), ‘Saltarello Rosetano -Spallata di Schiavi d’Abruzzo’ (Popolare), ‘La Jerv’a lu Cannet’ (Di Paolonicola), ‘Mare Maje’ (Di Paolonicola), ‘Addije, Addije Amore’ (Di Paolonicola), ‘Rama di Rose’ (Di Paolonicola), ‘Diasill’ (Di Paolonicola) e ‘Maria Nicola’ (Di Paolonicola).

 

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