‘La leggenda dell’amore eterno’ raccontata da Shel Shapiro con Mara Venier

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È online il video del nuovo singolo di Shel Shapiro, ‘La leggenda dell’amore eterno’ che insieme a Mara Venier ci trasporta nell’universo più disincantato del rock romantico. Il brano anticipa un album di inediti in uscita a marzo del prossimo anno. Il video, girato da Alex Ratto, ritrae l’artista nella cornice di Vigna dei Cardinali a Roma al pianoforte tra luci diffuse e un’atmosfera ottocentesca che suona con grande enfasi il singolo. I gesti e gli sguardi tra Shel e Mara ci trasmettono tutte le sfumature del complesso sentimento dell’amore, quello vero, che dovrebbe durare tutta la vita ma che, come tutte le favole, non si avvera quasi mai.

“Ho creduto pochissime volte nella vita all’amore eterno e ogni volta che ho creduto, purtroppo la favola non si è avverata. Ma eccomi sempre pronto a crederci di nuovo”, afferma Shel Shapiro.

Scritta e composta da Shel Shapiro e prodotta dallo stesso Shel insieme a Filadelfo Castro, ‘La leggenda dell’amore eterno’ è una ballad che riesce a unire l’irrazionalità di un uomo adulto allo sguardo sognatore di un bambino. La cover del singolo, scattata da Guido Harari, ritrae Shel affiancato da un compagno inusuale, un MAN TGX 18.510 total black, che riporta l’immaginario al mondo rock, sempre ‘on the road’.

“In tanti anni di vita professionale – afferma Alessandro Smania, Direttore Marketing e Comunicazione di MAN Italia – non mi era mai capitato di ‘contaminarmi’ con il mondo della musica. Lavorare con Shel e Guido è stato molto stimolante oltre a un vero e proprio onore. Non abbiamo lasciato nulla al caso e Shel è entrato nel merito di ogni singolo dettaglio del modello identificato per lo scatto. Ha voluto scegliere personalmente il colore, le cromature e le personalizzazioni adesive riproducendo fedelmente quanto nel suo immaginario questi mezzi rappresentano. Sono orgoglioso di aver partecipato a questo progetto artistico perché sono convinto che anche in questo modo, se pur inusuale, venga evidenziato il lavoro di un intero settore e di un’intera categoria di lavoratori il cui valore è troppo spesso dimenticato”.

“Il camion fa parte di un’iconografia molto cara al rock, alla vita ‘on the road’, soprattutto alle tournée – racconta il fotografo Guido Harari – Senza i camion i grandi eventi musicali sarebbero impensabili: grazie a loro si spostano, da un paese all’altro, scenografie, impianti audio e luci, megaschermi e tutte le diavolerie tecnologiche oggi al servizio della musica dal vivo. In un contesto di backstage di un grande evento i camion sono imprescindibili. A volte mi sono trovato addirittura a montare dei set fotografici in mezzo ai camion. Ma con Shel è stato tutto diverso: è stato stimolante, quasi una sfida, provare a ricatturare l’energia e l’emozione che Shel ha provato salendo per la prima volta su un camion per le riprese del suo videoclip. Un mito nel mito. E la storia della musica non si ferma”.

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