INTERVISTA/ Brunelli: “Vado avanti per me stesso e per tutti quelli che credono in me”

Last Updated: 28 Novembre 2021By Tags:

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(di Daniele Rossignoli) “Vado avanti per me stesso ma anche per tutte quelle persone che credono in quello che faccio”.  Francesco Brunelli, 26 anni, cantautore e produttore ferrarese, dopo aver passato diversi momenti di  incertezza dovuti alla paura di non potercela fare, si è armato, negli anni, della consapevolezza che “tenendo duro chiunque ce la possa fare a realizzare i propri sogni” e da lì è nato il suo ultimo singolo ‘Do It’.

“L’estate scorsa – racconta Brunelli intervistato da IlMohicano- ho espresso al mio amico e produttore le mie preoccupazioni per il futuro, le mie paure. Allo stesso tempo, mi stavo rendendo conto che avrei dovuto affrontare la vita con un po’ più di coraggio e per questo ho scritto un pezzo sul coraggio”.

“Dopo aver attraversato momenti difficili, proprio a causa delle mie paure -prosegue Brunelli- alla fine mi sono reso conto che il mio amore per la musica non ha prezzo: dovevo credere più in me stesso e non demordere. Ho iniziato a pensare positivo e a circondarmi di persone che credono in me e la mia vita è cambiata. ‘Do It’ -spiega- rappresenta la voglia di rivalsa che ognuno di noi cerca di ottenere nella propria vita. Per questo bisogna gridare al mondo ‘Fallo!’, perchè bisogna credere in se stessi per essere e diventare persone migliori”.

“Oggi fare musica è abbastanza complicato”, osserva Brunelli. “Ho vissuto due anni in Inghilterra dove mi sono avviato verso il mondo della composizione e dell’arrangiamento certificando la mia crescita professionale con il corso specializzato di Sound Engineering and Music Production dell’Abbey Road Institute di Londra. Durante quel mio soggiorno mi sono reso conto che la musica ha diverse ramificazioni. Il mercato è saturo e per questo occorre trovare qualcosa di veramente nuovo”.

“Il mio gusto personale è il rock -aggiunge- e anche se in questo momento sembra esserci un ritorno, fare rock oggi è difficilissimo in un mercato devastato dal rap, dal trap e dal pop. Tuttavia -prosegue- ritengo che anche nella musica, così come un po’ nella vita, ci sia sempre un ritorno: si tratta di un ciclo, si cerca sempre qualcosa di nuovo o qualcosa che cìè già stato e che era stato dimenticato”.

 

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