INTERVISTA/Susanna Reppucci, “Solo amando noi stessi potremo amare gli altri”
“Quando impareremo ad amare noi stessi riusciremo ad amare gli altri”. E’ quanto sostiene la giovane cantautrice campana Susanna Reppucci che proprio su questo tema a scritto e composto il singolo ‘Mi amo da me’, “una canzone per quelle donne che vivono in un rapporto tossico -spiega- che opprime e ruba tutta la loro luce, vitalità, energia. A noi che stiamo perdendo noi stesse perché cieche e schiave di quella subdola dinamica di voler essere madri e salvatrici”.
Amare soprattutto sé stesse, sottolinea Susanna Reppucci intervistata da IlMohicano “ritengo sia una grande conquista perché non è scontato. Solo quando riusciamo ad amarci possiamo amare veramente un’altra persona perché l’amore verso l’altro non è il dare tutto per tutto, non è l’annullarsi”. ‘Mi amo da me’, spiega la cantautrice, è soprattutto un brano-denuncia contro la violenza, gli abusi di ogni genere, che riguardano le donne ma non solo: “l’ho scritta un paio d’anni fa” racconta spiegando che “i miei genitori sono entrambi psicoterapeuti e quindi sono cresciuta ascoltando certi discorsi che riguardano le vittime di abusi”.
“A casa se n’è parlato sempre liberamente. La canzone è scritta dal punto di vista femminile, e purtroppo questa dinamica ingabbia più le donne, però -sottolinea Susanna- anche tanti ragazzi cadono vittime di violenza. Mi sono resa conto di quanto possa essere difficile vedere certe cose e ritengo perciò utile che vi sia qualcuno che possa testimoniare solidarietà e vicinanza alle vittime di abusi e violenze. Questo può essere anche una semplice canzone che a volte, però, può accendere una scintilla salvifica”.
Parlarne, secondo la giovane artista “è fondamentale. E’ importante spiegare le dinamiche che stanno alla base di certe violenze, capire perché una donna o un uomo si ritrovano in una situazione del genere. Quali sono le cause scatenanti di tutto questo. Per questo -osserva- andrebbe prima di tutto fatto un attento lavoro di educazione all’ascolto delle emozioni, dovrebbero cambiare tante cose a livello educativo. Nella scuola non si dà mai la giusta importanza alle emozioni, al fatto di conoscere se stessi. Questa è una falla che si riflette su tutto il resto. Ci vorrebbe quindi maggiore attenzione in tutti gli ambiti a partire dall’istruzione perché i giovani si formano lì”.
Susanna Reppucci, 21 anni, si è appassionata all’arte sin da bambina: “volevo imparare a suonare la chitarra, mi piaceva recitare e danzare, dipingevo. Crescendo -spiega- ho intrapreso la strada artistica, soprattutto quella musicale, all’età di 13-14 anni ho iniziato a studiare chitarra e canto. Mi sono iscritta al Conservatorio e adesso mi sto laureando in chitarra pop al Conservatorio di Salerno. Mi piace anche molto scrivere e mi piacerebbe riprendere il teatro e ballare proprio perché mi piace l’arte a 360 gradi”.
Dopo l’uscita di ‘i amo da me’, Susanna Reppucci è al lavoro per un nuovo brano, in uscita a gennaio e al suo primo Ep che dovrebbe uscire tra febbraio e marzo, in attesa di poter riprendere a suonare dal vivo consapevole che la strada è difficile e in salita “ma tutto dipende dallo scopo”, osserva. “C’è chi cerca soprattutto la fama, a me interessa poter dire qualcosa che possa essere d’aiuto agli altri. Per questo dovrò cercare degli spazi originali -conclude- qualcosa di diverso”.