Street Delta Voice ritrova il suo vecchio lettore ‘.MP3’ e ne fa una canzone

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Col suono di trascinamento del nastro VHS nel registratore partono le prime sequenze di ‘.Mp3’, il videoclip del nuovo singolo di Street Delta Voice. Nelle mani di Moon Project, ‘.Mp3’ diventa ora un piccolo road movie dal fascino old school che ha per protagonisti Street Delta Voice e la sua crew di amici e musicisti, ora la cronistoria di un incontro speciale che ha lasciato il segno sulla pelle dell’artista. Ascoltando dal suo vecchio lettore mp3 – trovato casualmente in camera in un giorno di pandemia – le canzoni che hanno accompagnato quei momenti e riavvolgendo il nastro del passato, Street Delta Voice ha iniziato a lavorare a questo nuovo brano, che segna il suo ritorno sulle scene musicali a distanza di un anno dal precedente singolo.

“Il titolo rimanda chiaramente al lettore mp3, un oggetto cult che ha segnato l’infanzia e l’adolescenza della mia generazione”, racconta Street Delta Voice, classe 1998. “Stavo attraversando un brutto periodo, ero spesso in lotta con me stesso. Quel contesto di vita e i ricordi legati alla ragazza che stavo frequentando mi hanno dato l’ispirazione per la scrittura del testo di ‘.Mp3′”.

La traccia, nata per caso su un beat di YouTube, è rimasta per qualche mese nel cassetto di Street Delta Voice; poi, dalla collaborazione con nuovi musicisti e producer, la decisione di lavorare da zero a tutta la produzione formando un team di lavoro super compatto e affiatato (Edoardo Marani, chitarrista, mix engineer e produttore del Sound Puzzle Studio; Lorenzo Governatori aka J2L, produttore e beatmaker da sempre al fianco di Street Delta Voice; non da ultimo il batterista e compositore Luca Magnaterra.

“Provenendo dal rap e dalla trap, con J2L -racconta Street Delta Voice- ci siamo trovati a lavorare con musicisti che hanno sempre trattato altri generi musicali. Questo mix ha dato vita ad un prodotto unico, diverso dai precedenti: un progetto che unisce la trap, il rock e il punk, che esplode nel ritornello e soddisfa la mia sete di sperimentare, di non essere mai uguale a me stesso. Non è un caso se il mio nome d’arte contiene il simbolo matematico Delta, una variabile. Sono Delta e sono variazione”, conclude.

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