il ritorno della band umbra Il Geometra con il singolo ‘Per quel che resta’
A distanza di qualche mese dalla pubblicazione di ‘Per tutte le madri’ che ha segnato il ritorno de Il Geometra dopo quasi sei anni, la band umbra torna con il brano ‘Per quel che resta’ distribuito da Artist First: un flusso di coscienza, un feroce susseguirsi di immagini evocative che delineano sempre di più il concept del disco di prossima uscita: le radici del ‘Cristianesimo’, i suoi valori, le sue irriducibili contraddizioni.
‘Per quel che resta’, spiega la band “è un brano crudo, privo di speranza, che senza troppa retorica punta un faro contro la caducità delle nostre esistenze, ancorate a piccolissime certezze, fiere dell’indifferenza usata come arma di difesa. Sulla ‘pista da ballo’ di cui si canta nel ritornello, si muove la finta inconsapevolezza dei compromessi che, volenti o nolenti, accettiamo ogni giorno”.
Si passa così dalle piaghe d’Egitto, con particolare riguardo alla morte dei primogeniti maschi (“bussando alla porta del Faraone, l’Angelo fece quel che doveva, agì sulla scorta di un disciplinare, non fece eccezioni per chi dormiva”), fino alla morte di un poeta, verosimilmente Pasolini, spirato tra l’indifferenza di un intero paese (“saranno quelli che lanciano un fiore, quelli che passano senza guardare, un uomo che muore”).
“Il chorus è un’amarissima constatazione, con la quale si evidenzia quanto poco resti dei nostri piccoli sogni quando ‘arriva la tempesta’. Di quanto sia tremendo avere sperato che le cose andassero in un determinato modo e accorgersi, tutto d’un tratto, che di noi resta solo un fantasma ‘che si agita stanco sulla pista’”, conclude la band umbra.