I Mandolin’ Brothers inaugurano la stagione della rassegna ‘Milano Blues ’89’ allo Spazio Teatro sabato 9 ottobre

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È affidato ai Mandolin’ Brothers il compito di inaugurare la nuova stagione della collaudata rassegna Milano Blues 89′, fiore all’occhiello della programmazione musicale dello Spazio Teatro 89 di Milano: sabato 9 ottobre, nell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 (inizio live ore 21.30; ingresso 10-13 eurola band nata e cresciuta attorno ai fondatori Jimmy Ragazzon e Paolo Canevari presenterà il meglio del proprio repertorio, a cominciare da ‘6’, il suo sesto e ultimo album, prodotto da Jono Manson e pubblicato nel 2019. 
Il suono dei Mandolin’ è una summa di vari generi che, partendo dal blues, esplora tutta la tradizione americana, dal folk al rock, passando per il country, con una specifica preferenza per artisti come Bob Dylan, Little Feat e Rolling Stones. Assieme a Ragazzon (voce, armonica e chitarra acustica) e Canevari (chitarre, slide e National Steel) gli altri componenti del gruppo sono il bassista Joe Barreca, il batterista Daniele Negro, Riccardo Maccabruni (voce, tastiere e fisarmonica) e Marco Rovino (mandolino e violino).
Con centinaia di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti e oltre quarant’anni di attività alle spalle (il gruppo è nato nel 1979 come duo acustico country-blues), la roots band lombarda è una delle più longeve nel panorama italiano. Tante le collaborazioni, per Ragazzon e soci, in studio e sul palco con importanti esponenti dell’area blues e rock quali Dave Alvin (già fondatore dei Blasters), Elliot Murphy, Popa Chubby, Alvin Lee (Ten Years After), Nine Below Zero, John Mooney, Eric Bibb, lo stesso Jono Manson, John Popper, Richard Lindgren e molti altri.
In apertura di serata, prima del concerto dei Mandolin’ Brothers, si esibiranno i Godspell Twins, cioè Nicolò Baracchi (chitarra acustica), Carlo Lancini (chitarra acustica) ed Elisa Mariani (voce), formazione il cui sound è influenzato dal southern rock, dagli Stones della prima metà degli anni Settanta, dal country più alternativo e, ovviamente, dal blues.
 
 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
 
 

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