Disponibili i primi due inediti di ‘Amici’: ‘Gucci Bag’ di Sangiovanni e ‘Via Padova’ di Leonardo
Sono disponibili sulle piattaforme digitali i primi due inediti di ‘Amici’. Si tratta di ‘Guccy Bag’ di Sangiovanni, prodotto da Bias, e ‘Via Padova’, di Leonardo, prodotto da Michele Canova.
“‘Guccy Bag’ -afferma Sangiovanni- è un pezzo felice. Esprime appieno ogni lato dell’amore ai primi albori. Un amore giovane, fresco, ancora non consumato con una voglia matta di crescere. Nel ritornello avviene uno scambio di cure reciproche, il cucire le ferite, la promessa di non mentire in cambio di ricchezza materiale che non è altro che una metafora che rappresenta una forma di love, la mia”.
Per il produttore Bias “in studio diamo un senso a quello che ci succede. Condividiamo le nostre esperienze, anche comuni, e le nostre sensazioni, che diventano qualcosa di unico. Il bello, il marcio, il divertente/il divertimento e il dramma/il drammatico di ognuno, che vengono sputati sul microfono, in questo confessionale che è lo studio, diventano arte, e, dal momento in cui lo diventano, sappiamo di non essere più soli. Sangio quel giorno mi ha parlato di lei -ricorda Bias- ha messo in gioco un pezzo di sé e io, che non me la cavo con le parole, l’ho interpretato, l’ho tradotto e gliel’ho restituito in suoni”.
Leonardo ricorda, invece, quando in “via Padova, Milano, Luglio 2020. Sono le 4 del mattino e sono di ritorno verso casa. Mi fermo da un kebabbaro, fame assurda, decido di prendere una granita. Vorrei essere in Puglia, in spiaggia, ma il lavoro mi inchioda qui, l’amore mi inchioda qui. La luna è piena, continuo a camminare e il ghiaccio nel bicchiere si sta sciogliendo… ‘mi brucia tutta la schiena’. Tu non ci sei più!”.
“Partecipare alla nuova edizione di ‘Amici’ come produttore musicale -sottolinea Michele Canova- mi sta piacendo molto, e ringrazio Maria De Filippi per questa bella opportunità. Via Padova di Leonardo mi ha colpito subito. Ascoltando il demo ho capito che avrei potuto contribuire a renderla un buon prodotto per il mercato musicale di oggi. Drum machines anni ottanta mixate con chitarre e basso elettrico eseguiti magistralmente da Jaime Estalella, confluiscono in dei ritornelli in cui i synth analogici la fanno da padrone”.