INTERVISTA/Silvia Nair, la vita è qualcosa di prezioso e va goduta fino in fondo

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“La vita è un qualcosa di prezioso, va goduta e vissuta fino in fondo”. Questo il messaggio che Silvia Nair, giovane cantante e compositrice, affida a IlMohicano in un’intervista che segue il lancio del singolo ‘Ho visto un sogno’, che anticipa il terzo album di inediti dell’artista in uscita in autunno che vanta la produzione olandese di Franck Van Der Heijden e Michael La Grouw.

“La musica -sottolinea Silvia Nair- è il mio principale mezzo per lanciare dei messaggi.  Ho molte cose da dare e da dire e sopratutto ho un messaggio forte e potente che voglio trasmettere: l’amore incondizionato per la vita, nonostante tutto e nonostante tutti. Nonostante fallimenti, cadute, lutti, sofferenze e incomprensioni la vita è veramente preziosa come è prezioso l’amore per se stessi. Ci si ama poco -osserva-  così come si ama poco chi è diverso da te. Attraverso la musica, voglio trasmettere questi concetti e questo è il mio sogno più grande”.

Per la musica, Silvia Nair ha lasciato una sicura carriera di notaio: “la mia vita ha subito un vero ribaltone. Mio padre era notaio, mio fratello è notaio e dopo il liceo studiare giurisprudenza era per me una scelta naturale, quasi obbligata”. Agli studi di giurisprudenza Silvia Nair accompagna la sua passione per la musica. Grazie alla mamma studia pianoforte e canto e poi frequenta il Conservatorio. “Ho iniziato a fare pratica notarile -spiega- ma un bel giorno mi sono chiesta se fosse quella la strada che volevo percorrere veramente. Mi ero resa conto che stavo vivendo una vita che non era la mia, che non mi apparteneva. Da qui la decisione di fare la cantante”.

E  ‘Ho visto un sogno’, scritto dalla stessa Silvia Nair insieme a Michael La Grouw, è proprio un viaggio di riflessione sull’importanza del sogno in quanto ideale da perseguire “un sogno -osserva- che ha il potere di cambiare l’uomo, di fargli superare limiti impossibili. I sogni ti fanno vivere, ti fanno andare avanti ma per i sogni -osserva- si può anche morire”.

Photo credit: Fabrizio Fenucci

 

 

 

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