Priscilla Marvel, ‘Cuore di panna’: il pop che racconta la fatica di una generazione esausta

Cosa resta dopo il burnout? Forse solo un ‘cuore di panna’: fragile, ironico, dolce e feroce insieme. È da questa immagine che nasce il nuovo singolo di Priscilla Marvel, voce della nuova scena pop d’autrice italiana, che con questo brano trasforma la stanchezza collettiva in racconto musicale. Prodotto da Velli (Valentina Samberisi), ‘Cuore di panna’ unisce elettronica e scrittura cantautorale per dare forma a un sentimento condiviso da molti millennial e Gen Z: la fatica di vivere in un mondo che chiede sempre più efficienza, mentre le energie individuali si esauriscono.

“SE SEI STANCO NON PUOI FARE LA RIVOLUZIONE”

“È impossibile fare la rivoluzione se sei stanca”, canta Priscilla, e quella frase diventa la chiave di lettura dell’intero brano. Non è una lamentela, ma una presa d’atto: la retorica del ‘se vuoi puoi’ si è infranta contro la realtà di lavori precari, affitti insostenibili e aspettative infinite. In questo contesto, la canzone diventa un gesto politico nella sua semplicità: ammettere la fatica, smettere di fingere di essere sempre produttivi.

NO A UNA SOCIETA’ CHE NON CONCEDE PAUSE

‘Cuore di panna’ racconta la resistenza quotidiana di chi si rifiuta di farsi divorare dal ritmo di una società che non concede pause. “Odio il mio lavoro ma qualcuno lo deve fare” è la sintesi perfetta di una generazione che non si riconosce più nelle promesse di successo e autorealizzazione. Nel suono convivono beat digitali e chitarre analogiche — con gli interventi di Guido Fontana — che spezzano la freddezza elettronica e riportano il brano su un terreno emotivo e reale. Il risultato è un equilibrio sottile tra leggerezza e consapevolezza, tra ironia e critica sociale. Priscilla Marvel, all’anagrafe Gabriella Marvulli, prosegue così un percorso iniziato nel 2012 e maturato con l’ingresso in Alka Record Label, dove ha pubblicato i singoli ‘Venerdì’, ‘Toy Boy’ e ‘Sempre in guerra’.

LA COLLBORAZIONE CON VELLI

Con ‘Fenice’ (2024) è nata la collaborazione con Velli, segno di una progettualità interamente al femminile, consapevole e indipendente. Il singolo anticipa l’EP ‘Donna Ostile’, in uscita nei prossimi mesi: cinque canzoni senza un concept predefinito, ma legate da uno sguardo critico sul presente. Temi come la “felicità di plastica”, l’amore come prodotto di consumo, la fragilità come condizione universale tornano nei testi, sempre con una scrittura essenziale e visiva.

“Con questo brano ho voluto dire ad alta voce quello che spesso ci viene chiesto di tacere”, spiega Priscilla. “Ci hanno abituato a correre, a credere che fosse normale consumare tutto, anche noi stessi. Io penso sia giunto il momento di dire basta, anche solo con una canzone”.

IL VIDEPCLIP DIRETTO DA SOCIA ZANOTTI

Il videoclip ufficiale, diretto da Sofia Zanotti, restituisce visivamente quella corsa senza fine che lascia esausti e vuoti, tra uffici, scale mobili e neon intermittenti.