È morta Donatella Ziliotto, fondò a coana ‘Gl’Istrici’ di Salani
Se oggi in Italia leggiamo Pippi Calzelunghe, se conosciamo Roald Dahl, Tove Jansson o Christine Nöstlinger, lo dobbiamo in gran parte a Donatella Ziliotto, editor e scrittrice che ha rivoluzionato la narrativa per l’infanzia. Fondatrice della celebre collana “Gl’Istrici” di Salani, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, Ziliotto è morta all’età di 93 anni. Lo annuncia la casa editrice.
PONTE TRA CULTURA MITTELEUROPEA E LA LETTERATURA PER RAGAZZI
Nata a Trieste il 12 giugno 1932, Ziliotto è stata un ponte tra la cultura mitteleuropea e la letteratura per ragazzi del secondo Novecento. Laureata con lode in Lettere moderne a Bologna con una tesi su Collodi, entra nel 1958 in Vallecchi dove dirige la collana Il Martin Pescatore, introducendo in Italia autori stranieri fino ad allora ignoti. Dopo la collaborazione con Il Saggiatore e un periodo in Rai, nel 1986 arriva in Salani: un anno dopo, con Luigi Spagnol, dà vita a Gl’Istrici, la collana “di libri che pungono la fantasia”, presto divenuta un marchio di culto.
GL’ISTRICI
Gl’Istrici raccoglie i migliori titoli internazionali per ragazzi, dal Nord Europa all’America, selezionati per la capacità di unire libertà, immaginazione e senso critico. Ziliotto non si limitava a scegliere libri: li traduceva, li curava, li adattava con un rispetto profondo per il lettore giovane. È lei a volare fino a Vimmerby per incontrare Astrid Lindgren e ottenere i diritti di Pippi Calzelunghe, e ancora a portare in Italia i romanzi di Roald Dahl, Eva Ibbotson, Uri Orlev, Mary Norton e tanti altri.
GLI AUTORI ITALIANI
Parallelamente, scopre e valorizza autori italiani come Silvana Gandolfi, Bruno Tognolini e Teresa Buongiorno, dando forma a un panorama nazionale fino ad allora frammentario. Alla sua intensa attività editoriale affianca quella di scrittrice: Mister Master, Tea Patata, Trollina e Perla, Io, nano, Un chilo di piume un chilo di piombo sono titoli che hanno segnato più generazioni.
“RENDERE I GIOVANI CRITICI DI FRONTE AI PROBLEMI DEL MONDO”
La sua visione dell’editoria per ragazzi è racchiusa in un pensiero che oggi suona come un testamento: “Un libro per ragazzi deve rendere i giovani critici di fronte ai problemi del mondo, dar loro la forza di credere in se stessi, senza dogmatismi né luoghi comuni, ma con libertà e immaginazione”. Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale di Salani, la ricorda come “una donna vulcanica, ironica, dotata di una cultura profonda e di un’umanità luminosa”. E rievoca le parole di Luigi Spagnol: “Ci ha insegnato come si scelgono i libri per ragazzi, come si traducono, come si illustrano. Non so che cosa sarebbe stata la Salani senza di lei”.





