Prendersi cura dei propri occhi può diventare un gioco. Anzi, una canzone. È questa l’idea alla base di ‘Occhi in Musica’, il nuovo progetto educativo pensato per i bambini dai 3 ai 10 anni, nato dall’intuizione di Enrica Ferrazzi ed Elisa Raimondi, fondatrici della community social @occhideibimbi.
Il debutto del progetto avviene in occasione della Giornata internazionale dell’albinismo, il 13 giugno, con la pubblicazione del brano ‘Zucchero filato’, una dolce canzone che racconta la vita di un bambino albino. Non solo una melodia accattivante, ma anche un piccolo manifesto di inclusione: “Pelle chiara come la neve, capelli morbidi come zucchero filato”.
Il progetto affonda le radici in esperienze personali. Elisa Raimondi ha vissuto in prima persona, da bambina, il disagio di una ambliopia diagnosticata in ritardo. Da qui la creazione, due anni fa, del progetto ‘Ibendagnez’, dedicato a sostenere i bambini costretti a portare la benda sull’occhio, spesso percepita come un ostacolo sociale prima ancora che sanitario.
‘Occhi in Musica’ trasforma questa difficoltà in occasione: attraverso canzoni pensate per piacere ai bambini, l’educazione visiva diventa un’esperienza emotiva, accessibile, persino divertente. Il progetto non si limita a sensibilizzare sull’albinismo, ma propone una vera e propria educazione alla salute oculare: dalla protezione dai raggi UV estivi all’importanza di visite oculistiche precoci, dall’uso corretto degli occhiali al valore dell’alimentazione per la salute degli occhi.
A partire da giugno, seguiranno altri brani, realizzati con la collaborazione di associazioni specializzate nella salute infantile. Il format sarà quello delle canzoncine estive, con ritmi freschi e melodie ballabili. Un modo per trasformare la prevenzione in una festa, per coinvolgere genitori, insegnanti e bambini in un percorso di consapevolezza.
Il sito del progetto, www.occhideibimbi.it, raccoglierà aggiornamenti, video, risorse didattiche e – naturalmente – tutte le canzoni, disponibili anche sulle piattaforme streaming.