Un debutto storico alla Scala: Paquita omaggia Pierre Lacotte in una nuova produzione esclusiva
Per la prima volta nei suoi due secoli di storia, Paquita entra nel repertorio del Teatro alla Scala. E lo fa in grande stile: con un allestimento creato ad hoc nei laboratori scaligeri, un Corpo di Ballo al completo, la partecipazione degli allievi dell’Accademia, la direzione musicale di Paul Connelly, e soprattutto l’omaggio sentito e raffinato a Pierre Lacotte, il grande coreografo e ricostruttore scomparso nel 2023. Dal 11 al 26 giugno 2025, il capolavoro di Mazilier e Petipa, rinato nel 2001 grazie all’appassionato lavoro di Lacotte per l’Opéra di Parigi, rivivrà a Milano in otto recite che si preannunciano memorabili.

Nicoletta Manni e Nicola Del Freo
LA TRAMA
Ambientata in una Spagna occupata dai francesi nel XIX secolo, Paquita rompe il cliché del “ballet blanc” per offrire un racconto drammatico e coinvolgente: l’amore ostacolato tra l’ufficiale francese Lucien d’Hervilly e la zingara Paquita si snoda tra inganni, rivelazioni e, infine, un lieto fine. Con Paquita, il balletto romantico acquista carne, sangue e intelletto, senza perdere il suo potenziale di lirismo e virtuosismo. E Lacotte, nella sua fedeltà all’originale, non ha esitato a intervenire creativamente per adattarlo alle esigenze del palcoscenico contemporaneo: “Il balletto romantico non è un semplice divertissement, ma un’opera teatrale completa”, scriveva.

Di Clemente Gerani e il corpo di ballo
TRE CAST
A rendere omaggio a questo titolo, la Scala ha convocato una squadra artistica d’eccellenza, distribuita su tre cast nei ruoli principali. Paquita sarà interpretata da Nicoletta Manni, Martina Arduino e Alice Mariani, mentre Lucien sarà portato in scena da Nicola Del Freo, Timofej Andrijashenko e Navrin Turnbull. Accanto a loro, un nutrito elenco di protagonisti, solisti e demi-solisti offrirà un’esemplare prova dell’eccellenza e versatilità del Corpo di Ballo scaligero, con un’enfasi particolare sulle danze di carattere: spagnole, gitane, di corte, degli ufficiali, culminanti nel sontuoso Grand Pas del secondo atto.

Alice Mariani
LA FIRMA DI LUISA SPINATELLI
Luisa Spinatelli, storica collaboratrice di Lacotte, ha finalmente visto realizzate alla Scala le scene e i costumi da lei concepiti nel 2001. E lo ha fatto nel segno della tradizione: fondali dipinti a mano, materiali scenici realizzati artigianalmente, oltre 200 costumi cuciti con la sapienza e la flessibilità necessarie per una coreografia di raffinata difficoltà. “Una scena non deve solo essere bella: deve vivere con la danza, accompagnarla”, ha dichiarato la scenografa.

Il corpo di ballo
NUOVA VITA PER UN CAPOLAVORO ASSOLUTO
L’origine di Paquita è francese. Venne creato nel 1846 da Joseph Mazilier su musica di Edmé-Marie-Ernest Deldevez per Carlotta Grisi e Lucien Petipa. Fu poi rielaborato da Marius Petipa in Russia con l’aggiunta delle musiche di Ludwig Minkus e l’inserimento del celebre Grand Pas, che per oltre un secolo è stato l’unico elemento del balletto regolarmente eseguito in Occidente. Il progetto di Lacotte, invece, nasce dal desiderio di riscoprire l’intero impianto narrativo e coreografico originale, arricchito dalle testimonianze dirette di due grandi interpreti del passato: Ljubov Egorova e Carlotta Zambelli. Un’opera di filologia, memoria e invenzione che ha riportato alla luce un patrimonio artistico altrimenti perduto.

Nicoletta Manni Nicola Del Freo e il Corpo di Ballo
LACOTTE E LA SCALA
Questa Paquita segna il culmine di un lungo rapporto tra Pierre Lacotte e il Teatro alla Scala. Dalla sua prima apparizione nel 1951 con il Balletto dell’Opéra di Parigi, alla Sylphide del 2005, fino al passo a due da Le Papillon presentato nel Gala Fracci 2023, la presenza di Lacotte è stata discreta ma costante, sempre centrata sulla trasmissione viva del repertorio romantico. E oggi, questa produzione è il tributo più completo e sincero che la Scala potesse offrirgli: non solo uno spettacolo, ma una dichiarazione d’amore verso l’arte che ha incarnato per tutta la vita.

Andreanò Gramada Losa Giubelli Paoloni Di Clemente
GLI APPUNTAMENTI
Le recite sono previste l’11, 12, 14, 17, 19, 20, 25 e 26 giugno. I biglietti, con prezzi che vanno dai 10 ai 150 euro, sono disponibili sul sito ufficiale del Teatro alla Scala. In scena, insieme al Corpo di Ballo e all’Orchestra diretta da Paul Connelly, anche gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia, protagonisti della celebre mazurka des enfants, testimonianza di come Paquita, oltre a celebrare il passato, guardi con forza e poesia al futuro della danza.

Il corpo di ballo
PAQUITA
Balletto in due atti
Coreografia
Pierre Lacotte
da Joseph Mazilier e Marius Petipa
ripresa da Jean-Guillaume Bart e Gil Isoart
Musica
Edmé-Marie-Ernest Deldevez e Ludwig Minkus
(Edizioni Mario Bois; rappresentante per l’Italia Edizioni Curci)
Revisione e completamento David Coleman
Scene e costumi
Luisa Spinatelli
Collaboratore scenografo e costumista Monia Torchia
Luci
Andrea Giretti
Direttore
Paul Connelly
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala
Prezzi
da € 10 a € 150 (inclusa prevendita)