Ai giovani: “Scegliete la strada più difficile”
(di Maria Elena Molteni)
C’è un passaggio di un’intervista che Alessandro Gassmann ha rilasciato a Serena Bortone ai microfoni di Rai Radio2 che vale la pena scolpire nel marmo e sulle pareti di ogni scuola:
“Se nella vita hai la possibilità di fare due cose che ritieni dello stesso valore, scegli quella che richiede più difficoltà. Perché è quella che ti formerà davvero.”
Fermatevi. Rileggetela. In un mondo che vi spinge continuamente a trovare la scorciatoia, l’alternativa più rapida, l’opzione più ‘efficiente’, questa frase spiega che la crescita vera non avviene dove tutto è facile, ma dove si fatica, si sbaglia, si cade e si decide di rialzarsi.
È lì che si costruisce chi siete davvero.
È lì che la persona prende forma, che l’identità si affina, che la coscienza si fa adulta.
Oggi viviamo tempi in cui vi si chiede spesso di ‘fare presto’: decidere in fretta, riuscire in fretta, rispondere in fretta. E’ la distruzione della democrazia lenta, per una tecnocrazia veloce, decisionista. Ma lasciamo stare i paroloni.
Crescere non è una corsa. È un processo che, come tutti i processi profondi, richiede tempo, ostacoli, errori. Per questo la scelta più difficile è sempre quella giusta.
Gassmann parla con la sincerità di chi ha conosciuto l’autorità severa e silenziosa del padre, l’educazione ruvida ma piena di amore, il valore di un passato da non dimenticare – anche quando fa male. Di chi ha capito tardi il senso di certe parole, ma oggi le riconsegna al figlio con lucidità e tenerezza.
Nel resto dell’intervista, Gassmann dice altre cose importanti: che la cultura è stata messa da parte, che la comprensione è faticosa ma necessaria, che la forza oggi si misura nella capacità di moderarsi, non di prevalere. Ma tutto torna a quel punto lì: se scegliete la via facile, magari andrete più veloci. Ma se scegliete quella più difficile, diventerete chi siete.
E allora, a voi ragazzi che leggete, questo vogliamo lasciare: quando vi troverete davanti a un bivio – e succederà, tante volte – scegliete la strada più difficile. Non perché sarà più lunga. Ma perché vi formerà davvero. Perché il mondo non ha bisogno di persone perfette, veloci o sempre sicure. Ha bisogno di esseri umani completi. E quelli si forgiano nella difficoltà, non nel comodo.
Prendetela, quella strada. Anche se fa paura. Anche se sale. Anche se siete i soli a farlo.
Perché è lì che diventerete forti. E veri.