Olivieri: “Opere ‘straordinarie’ per la nuova stagione del balletto alla Scala”. Inaugura La Bella Addormentata

Last Updated: 27 Maggio 2025By Tags: , , ,

DanzaMilanoNews

La mia idea era di costruire una programmazione di altissima qualità, con l’obiettivo preciso di portare in scena qualcosa di straordinario”, nel senso etimologico del termine: “ciò che va oltre l’ordinario, che sorprende, emoziona, e lascia un segno profondo”. Così Frédéric Olivieri, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, presenta la nuova stagione che debutterà il prossimo 18 dicembre, dopo la consueta anteprima Under 30 il 17, con La bella addormentata nel bosco di Rudolf Nureyev. La programmazione si inserisce nel più ampio palinsesto del Piermarini, che sarà inaugurato con Una Lady Macbeth nel distretto di Mcensk, con Riccardo Chailly a dirigere

DEBUTTO ASSOLUTO 

Uno dei momenti più significativi saranno i tre titoli mai presentato prima alla Scala, di tre autori contemporanei: Chroma di Wayne McGregor, Dov’è la luna di Jean-Chstophe Maillot e  Minus 16 di Ohad Naharin, “un balletto, quest’ultimo, dal grande impatto emotivo. È una creazione intensa e coinvolgente – spiega Olivieri – che riesce a trasmettere al pubblico una straordinaria combinazione di potenza e gioia. È una coreografia rara da vedere, eseguita magnificamente, ma mai prima d’ora portata in scena con questa compagnia. La partecipazione del pubblico è parte integrante dello spettacolo: quando lo vedrete, comprenderete quanto la sua complicità e la sua attenzione siano fondamentali per la riuscita dell’opera”. Il trittico che sarà presentato nel mese di marzo, contribuendo a rafforzare il dialogo tra linguaggi coreografici diversi.

TORNA GALA’ FRACCI

Un altro appuntamento di grande rilevanza sarà la quinta edizione del Gala Fracci, in programma per il prossimo anno (31 gennaio – 3 febbraio), che assumerà un significato particolarmente simbolico. “Dopo il successo della quarta edizione, nel 2025 celebreremo i novant’anni dalla nascita e i cinque anni dalla scomparsa di Carla Fracci con due serate straordinarie. Saranno coinvolti artisti ospiti, la Scuola di Ballo di Bari e l’intero Corpo di Ballo. Sarà un’occasione unica per rendere omaggio a un’artista irripetibile e per presentare, in una sola serata, tutta la varietà e profondità del suo repertorio. Un momento che permetterà al pubblico di comprendere pienamente chi fosse davvero Carla Fracci come interprete e come simbolo della danza italiana”, dice Olivieri.

IN SCENA ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE DI WHEELDON

Grande attesa anche per Alice nel Paese delle Meraviglie di Christopher Wheeldon. “È un balletto che pochissime compagnie al mondo possono affrontare, per la complessità della produzione, la ricchezza degli effetti speciali e l’alto numero di interpreti coinvolti. È uno spettacolo che attraversa vari stili, dal tip tap al musical, fino al classico. C’è anche un momento ironico, quasi grottesco, in cui si rende omaggio alla celebre scena della Regina di Cuori, ripresa con la stessa tipologia di coreografia e riconoscibile anche sul piano musicale. È un progetto ambizioso, e avere una compagnia in grado di sostenerlo è motivo di grande orgoglio”.

LO SPETTACOLO DELLA SCUOLA DI BALLO

Non mancheranno i momenti dedicati alla formazione e ai giovani talenti: il 2 aprile andrà in scena lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. “Per gli allievi è un passaggio fondamentale, spesso la loro prima volta sul palcoscenico della Scala. È un momento di crescita e di emozione, che molti di loro ricorderanno per tutta la vita. Vale la pena ricordare che il 90% degli attuali danzatori del Corpo di Ballo proviene proprio dalla nostra Scuola”. Tra i titoli in cartellone anche Don Chisciotte per la coreografia di Nureyev e Giselle nella indimenticabile coreografia di Coralli – Perrot.

LA CHIUSURA CON IL DITTICO SU MUSICE DI STRAVINSKI

La stagione si concluderà con un dittico su musiche di Stravinsky: Apollon Musagète, con la straordinaria presenza di Roberto Bolle, e La Sagra della Primavera nella celebre versione coreografica di Pina Bausch. “Apollon Musagète mancava da anni dai nostri palcoscenici, ed è un grande piacere riportarlo in scena. La Sagra della Primavera, invece, è forse uno dei momenti più intensi e potenti dell’intera stagione: un balletto che racchiude brutalità, ritualità e forza primordiale. Pina Bausch ha creato un capolavoro, un mito della danza contemporanea”.

“Con questi titoli, credo che il pubblico potrà seguire un percorso articolato che attraversa l’intera storia del balletto, dal classico al teatro-danza. Per la compagnia sono sfide importanti, ma affrontarle ci farà crescere ancora di più. Ne sono profondamente felice”.

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